Ma soprattutto questo aggira il fatto che le aziende devono loro provvedere a tutelare la salute dei lavoratori, adottando misure in azienda sia normali (previste dal TU 81/08) sia straordinarie (alcune di queste sono indicate nelle finestre di sotto, altre le stanno indicando alcuni lavoratori dei sindacati di base).
D'altra parte un'altra strada creerebbe anche lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, quelli che possono continuare a lavorare da casa con internet, e coloro che invece non lo possono fare o devono comunque lavorare, ma senza misure idonee e straordinarie di tutela della salute.
Infine, dalle informazioni e denunce dall'interno delle strutture sanitarie circa il pochissimo personale sia medico che infermieristico che addetto ai servizi, emerge chiaro che tra le misure che il governo dovrebbe mettere come urgenti è l'assunzione straordinaria di personale medico, operatori sanitari. Tantissimi giovani sono in attesa di lavoro, ora devono essere assunti.
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DA MARCO SPEZIA: "Ai sensi del D.Lgs. 81/08, il datore di lavoro è obbligato a definire procedure di tutela della salute e della sicurezza per tutti i rischi, compresi quelli esterni all’azienda, ma che possono coinvolgere comunque i propri lavoratori.
Pertanto, il datore di lavoro DEVE definire procedure di prevenzione e protezione della salute ANCHE da rischio di contagio da CORONAVIRUS.
Queste procedure devono essere diffuse formalmente a tutti i lavoratori dell’azienda e ai datori di lavoro di eventuali ditte appaltate.
CORONAVIRUS, IL DECALOGO DELLA SANITA’
Dopo un mare di fake del cazzo, qualche utile informazione da una fonte attendibile.
Da Studio Cataldi
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