giovedì 20 febbraio 2020

La risposta dei lavoratori Slai cobas ex Pasquinelli allo squallido comunicato del Ugl - Da Il Quotidiano di oggi

IL COMUNICATO INTEGRALE
 
Interveniamo sullo squallido comunicato dell'Ugl sulla Pasquinelli solo perchè è apparso sulla stampa e non possiamo permettere che si dicano falsità e volgarità sui lavoratori e le lotte.
 
LE COSE IMPORTANTI sono che con il presidio all'impianto pasquinelli, del 3 febbraio e in precedenza con gli incontri con Castronovi, abbiamo rilanciato la nostra vertenza. Essa è nel giusto, le nostre rivendicazioni sono utili per l'occupazione e per il servizio alla cittadinanza; e solo noi le poniamo in questi termini. Noi stiamo chiedendo il riavvio, contemporaneo alla raccolta, dell’impianto di selezione con il rientro nell’Amiu dei 21 lavoratori che hanno operato per 6 anni prima nella raccolta e quindi nella selezione rifiuti. Questo permetterebbe anche un risparmio dei costi per la cittadinanza.
 
Ma invece di pensare a questo, dopo il nostro presidio, l'Ugl e la sua “segretaria” Cira Basile e il “vicesegretario” Enzo Di Giorgio (pure lavoratori ex Pasquinelli) sputano veleno sui lavoratori Slai cobas.
 
In una bassa logica di “concorrenza”, si sono sentiti bruciare dal fatto che Il Quotidiano, il Corriere di Taranto, televisioni come Telenorba, hanno dato ampio spazio alla nostra iniziativa.
 
Ma l'altra ragione di questo livore è perchè lo Slai cobas ha denunciato il comportamento di Cira Basile che durante il lavoro fa quello che vuole; mentre gli altri lavorano lei va in giro, perde tempo a mandare messaggi in facebook, spacciandosi per chi ha buone relazioni con il Comune. Chiaramente, se questi privilegi sono coperti da ditta e Comune, noi andremo avanti!
 
L'Ugl nel comunicato dice poi emerite falsità. Non è affatto vero che lo Slai cobas ha dichiarato l’iniziativa del 3 con la procedura per i servizi pubblici essenziali. E’ la prefettura e la Commissione di garanzia sciopero che hanno preso “lucciole per lanterne”, tant’è che nella stessa mattinata del 3 siamo andati a protestare per questo alla prefettura.
 
La Ugl attacca lo Slai cobas perché ha sempre contrastato, non ha firmato accordi per la “soluzione” dei posti di lavoro precari, tampone, offensivi della dignità, esperienza, professionalità dei lavoratori. L'Ugl invece all’insegna della logica “basta che ci date un lavoro qualsiasi, accettiamo tutto” ha applaudito queste “soluzioni”; soluzioni per cui non ci volevano certo gazebo e imbandieramento della piazza (queste sarebbero le "lotte vere" per l'Ugl), solo per dire poi: grazie a noi c'è continuità del lavoro”, quando in realtà quei lavori tampone vi sarebbero stati comunque.
 
I lavoratori ex Pasquinelli che vanno dietro l'Ugl, dovrebbero sapere bene, anche se lo hanno dimenticato, che se tuttora sono in ballo e rappresentano un “pericolo” potenziale è frutto solo delle lotte portate avanti dallo Slai cobas in tutti questi anni, prima come Disoccupati Organizzati, poi come lavoratori della Castiglia, poi nell'impianto di selezione dell'Amiu, dove abbiamo lottato anche per la sicurezza (mentre la Basile dell'Ugl pur in presenza di amianto diceva di continuare a lavorare ).
Ma questi lavoratori hanno abbandonato la loro dignità, hanno tradito la loro storia e sé stessi, per avere in cambio, ma solo per La Basile e Di Giorgio, la patacca di segretari dell'Ugl e qualche misero privilegio.
 
I 5 lavoratori dello slai cobas, diremmo “pochi ma buoni”, sono invece orgogliosi di non aver svenduto la loro dignità di lavoratori e la loro importante storia.
 
Ma gli applausi verso l'amministrazione comunale da parte dell'Ugl continuano anche ora facendosi semplici portavoce delle promesse fatte dal Comune.
Noi invece non ci possiamo fidare. Abbiamo anche noi fatto tanti incontri col Comune, ma al di là di parole, promesse, finora nulla di concreto ancora si intravede, si parlava di avvio a breve del servizio di selezione, quando in realtà abbiamo constatato il 3 febbraio che si tratterà di mesi.
 
Diciamo, infine, solo due altre cose sullo squallido chiacchiericcio da facebook di cui la Basile e il Di Giorgio sono esperti.
Primo, è falso che i lavoratori abbiano avuto denunce penali per colpa della lotta dello Slai cobas; nessun lavoratore è stato denunciato per la lotta alla Pasquinelli.
Secondo, queste persone definiscono “puttanate” il 1°Maggio e la festa delle donne dell'8 marzo, sputando sulla storia del movimento proletario e sulla grande battaglia delle donne – quest’ultimo riferimento è stato fatto tra l’altro da un uomo, il Di Giorgio, dando evidentemente un doppio carattere inaccettabile a tale affermazione.
Chi dice questo non si può neanche chiamare lavoratrice o lavoratore, è una schifezza di persona che dice le stesse cose che dicono i padroni, i fascisti, gli uomini che violentano e uccidono le donne.
 
Comunque più Ugl e i suoi lecchini spandono livore, più vuol dire che stiamo agendo bene.

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