IL COMUNICATO INTEGRALE
Interveniamo sullo squallido comunicato dell'Ugl sulla
Pasquinelli solo perchè è apparso sulla stampa e non
possiamo permettere che si dicano falsità e volgarità sui
lavoratori e le lotte.
LE COSE IMPORTANTI sono che con il presidio all'impianto
pasquinelli, del 3 febbraio e in precedenza con gli incontri
con Castronovi, abbiamo rilanciato la nostra vertenza. Essa
è nel giusto, le nostre rivendicazioni sono utili per
l'occupazione e per il servizio alla cittadinanza; e solo
noi le poniamo in questi termini. Noi stiamo chiedendo il
riavvio, contemporaneo alla raccolta, dell’impianto di
selezione con il rientro nell’Amiu dei 21 lavoratori che
hanno operato per 6 anni prima nella raccolta e quindi nella
selezione rifiuti. Questo permetterebbe anche un risparmio
dei costi per la cittadinanza.
Ma invece di pensare a questo, dopo il nostro presidio,
l'Ugl e la sua “segretaria” Cira Basile e il
“vicesegretario” Enzo Di Giorgio (pure lavoratori ex
Pasquinelli) sputano veleno sui lavoratori Slai cobas.
In una bassa logica di “concorrenza”, si sono sentiti
bruciare dal fatto che Il Quotidiano, il Corriere di
Taranto, televisioni come Telenorba, hanno dato ampio spazio
alla nostra iniziativa.
Ma l'altra ragione di questo livore è perchè lo Slai
cobas ha denunciato il comportamento di Cira Basile che
durante il lavoro fa quello che vuole; mentre gli altri
lavorano lei va in giro, perde tempo a mandare messaggi in
facebook, spacciandosi per chi ha buone relazioni con il
Comune. Chiaramente, se questi privilegi sono coperti da
ditta e Comune, noi andremo avanti!
L'Ugl nel comunicato dice poi emerite falsità. Non è
affatto vero che lo Slai cobas ha dichiarato l’iniziativa
del 3 con la procedura per i servizi pubblici essenziali. E’
la prefettura e la Commissione di garanzia sciopero che
hanno preso “lucciole per lanterne”, tant’è che nella stessa
mattinata del 3 siamo andati a protestare per questo alla
prefettura.
La Ugl attacca lo Slai cobas perché ha sempre
contrastato, non ha firmato accordi per la “soluzione” dei
posti di lavoro precari, tampone, offensivi della dignità,
esperienza, professionalità dei lavoratori. L'Ugl invece
all’insegna della logica “basta che ci date un lavoro
qualsiasi, accettiamo tutto” ha applaudito queste
“soluzioni”; soluzioni per cui non ci volevano certo gazebo
e imbandieramento della piazza (queste sarebbero le "lotte
vere" per l'Ugl), solo per dire poi: grazie a noi c'è
continuità del lavoro”, quando in realtà quei lavori tampone
vi sarebbero stati comunque.
I lavoratori ex Pasquinelli che vanno dietro l'Ugl,
dovrebbero sapere bene, anche se lo hanno dimenticato, che
se tuttora sono in ballo e rappresentano un “pericolo”
potenziale è frutto solo delle lotte portate avanti dallo
Slai cobas in tutti questi anni, prima come Disoccupati
Organizzati, poi come lavoratori della Castiglia, poi
nell'impianto di selezione dell'Amiu, dove abbiamo lottato
anche per la sicurezza (mentre la Basile dell'Ugl pur in
presenza di amianto diceva di continuare a lavorare ).
Ma questi lavoratori hanno abbandonato la loro dignità,
hanno tradito la loro storia e sé stessi, per avere in
cambio, ma solo per La Basile e Di Giorgio, la patacca di
segretari dell'Ugl e qualche misero privilegio.
I 5 lavoratori dello slai cobas, diremmo “pochi ma
buoni”, sono invece orgogliosi di non aver svenduto la loro
dignità di lavoratori e la loro importante storia.
Ma gli applausi verso l'amministrazione comunale da parte
dell'Ugl continuano anche ora facendosi semplici portavoce
delle promesse fatte dal Comune.
Noi invece non ci possiamo fidare. Abbiamo anche noi
fatto tanti incontri col Comune, ma al di là di parole,
promesse, finora nulla di concreto ancora si intravede, si
parlava di avvio a breve del servizio di selezione, quando
in realtà abbiamo constatato il 3 febbraio che si tratterà
di mesi.
Diciamo, infine, solo due altre cose sullo squallido
chiacchiericcio da facebook di cui la Basile e il Di Giorgio
sono esperti.
Primo, è falso che i lavoratori abbiano avuto denunce
penali per colpa della lotta dello Slai cobas; nessun
lavoratore è stato denunciato per la lotta alla Pasquinelli.
Secondo, queste persone definiscono “puttanate” il
1°Maggio e la festa delle donne dell'8 marzo, sputando sulla
storia del movimento proletario e sulla grande battaglia
delle donne – quest’ultimo riferimento è stato fatto tra
l’altro da un uomo, il Di Giorgio, dando evidentemente un
doppio carattere inaccettabile a tale affermazione.
Chi dice questo non si può neanche chiamare lavoratrice o
lavoratore, è una schifezza di persona che dice le stesse
cose che dicono i padroni, i fascisti, gli uomini che
violentano e uccidono le donne.
Comunque più Ugl e i suoi lecchini spandono livore, più
vuol dire che stiamo agendo bene.
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