MicheleRiondino ha fatto strage in questi mesi, salendo sull'Apecar, impegnandosi a livello nazionale con molte esposizioni e chiamando il popolo e i lavoratori alla rivolta stracciando i certificati elettorali e le tessere sindacali.
Sulla proposta di stracciare
certificati e tessere noi siamo del tutto d'accordo (pensiamo, per le tessere,
si riferisca a quelle dei sindacati confederali - Riondino ha fatto un
film in acciaieria a Piombino e si sarà reso conto che comunque il sindacato,
di classe in mano agli operai, in fabbrica ci vuole), e ci auguriamo che tutti
coloro che lo hanno applaudito ne seguano l'indicazione.
Ma a Taranto c'è un fronte
reazionario mascherato che sta cercando di promuovere, dopo tanti sforzi di
autopromozione, uno scuro personaggio in carriera, che quando era a Taranto era
un fascistello del Fronte della gioventù, Angelo Mellone, poi è andato a Roma
e, sempre in quota fascisti di Alleanza Nazionale, è stato piazzato come mezzo
busto televisivo per alcuni mesi a "Uno Mattina", e ora è addirittura
dirigente Rai e si fa passare per giornalista e scrittore. Nei mesi passati si
era lamentato che la Giunta Stefano non lo tenesse in alcuna considerazione.
Ora cavalca l'onda. Ha sfornato un libro e si prepara a sfornare un altro che
vuole presentare anche come performance.
Mellone è schierato con l'Ilva,
attacca Riondino a difesa delle elezioni - "A chi straccia le
tessere elettorali vorrei chiedere cos'ha da rispondere a quel bambino, figlio
di un operaio dell'Ilva, a cui giorni fa un compagno di classe ha detto:
"tu sei il figlio di un assassino"".
Se la si smettesse di usare i
bambini per sostenere le proprie tesi in questa città ne guadagneremmo tutti.
Comunque, anche Mellone auspica una forza politica e civica, in grado di avere
un'autorevolezza suffiuciente sul territorio. Ce lo ritroveremo candidato nel
centro-destra?
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