venerdì 21 dicembre 2012

Cercasi anti Michele Riondino


MicheleRiondino ha fatto strage in questi mesi, salendo sull'Apecar, impegnandosi a livello nazionale con molte esposizioni e chiamando il popolo e i lavoratori alla rivolta stracciando i certificati elettorali e le tessere sindacali. 
Sulla proposta di stracciare certificati e tessere noi siamo del tutto d'accordo (pensiamo, per le tessere, si riferisca a quelle dei sindacati confederali -  Riondino ha fatto un film in acciaieria a Piombino e si sarà reso conto che comunque il sindacato, di classe in mano agli operai, in fabbrica ci vuole), e ci auguriamo che tutti coloro che lo hanno applaudito ne seguano l'indicazione. 
Ma a Taranto c'è un fronte reazionario mascherato che sta cercando di promuovere, dopo tanti sforzi di autopromozione, uno scuro personaggio in carriera, che quando era a Taranto era un fascistello del Fronte della gioventù, Angelo Mellone, poi è andato a Roma e, sempre in quota fascisti di Alleanza Nazionale, è stato piazzato come mezzo busto televisivo per alcuni mesi a "Uno Mattina", e ora è addirittura dirigente Rai e si fa passare per giornalista e scrittore. Nei mesi passati si era lamentato che la Giunta Stefano non lo tenesse in alcuna considerazione. Ora cavalca l'onda. Ha sfornato un libro e si prepara a sfornare un altro che vuole presentare anche come performance. 
Mellone è schierato con l'Ilva, attacca Riondino a difesa delle elezioni -  "A chi straccia le tessere elettorali vorrei chiedere cos'ha da rispondere a quel bambino, figlio di un operaio dell'Ilva, a cui giorni fa un compagno di classe ha detto: "tu sei il figlio di un assassino"". 
Se la si smettesse di usare i bambini per sostenere le proprie tesi in questa città ne guadagneremmo tutti. Comunque, anche Mellone auspica una forza politica e civica, in grado di avere un'autorevolezza suffiuciente sul territorio. Ce lo ritroveremo candidato nel centro-destra?

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