In questo contrasto noi siamo dalla parte della magistratura contro il governo del decreto.
Ma noi non pensiamo che da questo contrasto dipenda la difesa della salute e del lavoro degli operai e delle masse popolari tarantine, come pensa buona parte dell'ambientalismo cittadino.
Per noi è la rivolta operaia e popolare la chiave per portare reali risultati a casa.
tarantocontro
I magistrati tarantini hanno inviato alla Corte
costituzionale un ricorso contro il decreto legge 207, sollevando una questione
di conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato
I MAGISTRATI della procura di Taranto hanno inviato
alla corte costituzionale un ricorso contro il decreto legge 207, il
"salva-Ilva" e, sollevando una questione di conflitto di attribuzione fra poteri
dello Stato. Il decreto è stato recentemente convertito in legge dal Parlamento.
Non appena la legge "Recante disposizioni urgenti a tutela della salute,
dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti
industriali di interesse strategico nazionale" sarà pubblicata sulla Gazzetta
ufficiale, la procura presenterà un secondo ricorso alla consulta basato sugli
stessi motivi del primo.
Secondo i magistrati tarantini,
riconsegnando gli impianti dell'area a caldo (sotto sigilli dal 26 luglio
scorso) all'Ilva e permettendo al colosso industriale di tornare a produrre
acciaio, il governo ha di fatto impedito
l'esercizio
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