Altre due emergenze legate alla sicurezza dei
lavoratori all’interno dello stabilimento Ilva sono quella dei
macchinisti del Mof e quella dei gruisti al porto. Le aree sono state
teatro di due incidenti mortali nell’arco di un mese. La situazione dei
gruisti è complicata e genera un effetto domino: procede molto a rilento
lo scarico del minerale perché si utilizzano solo le gru
radiocomandate, i lavoratori chiedono garanzie di sicurezza, gli
altoforni lavorano a singhiozzo per mancanza di materie prime. L’Ilva ha
trasferito ai reparti marittimi cinque capiturno dell’altoforno 1 e di
questa vicenda parleranno di nuovo dirigenza aziendale e sindacati oggi
pomeriggio.
Ieri assemblea al Mof, reparto di movimentazione
ferroviaria. I lavoratori insistono a voler operare in due nelle fasi di
aggancio delle macchine per motivi di sicurezza. Fiom, Fim e Uilm
ritengono che non si possa tornare indietro rispetto all’accordo che
riduceva a uno il numero degli operai impegnati. L’Usb ha chiesto di
superare l’intesa. Le altre sigle sindacali pensano a un documento nel
quale siano inclusi lavori di miglioramento della sicurezza nel reparto.
Le posizioni divergono, ma ora almeno si parla dopo mesi di gelo.
Nessun commento:
Posta un commento