All'assemblea sono stati invitati tutti a livello nazionale come a livello locale.
Nessuno può dire di non essere stato invitato a portare il suo libero contributo di analisi e proposta in un piano assolutamente paritario.
Sappiamo bene che non è facile venire a Taranto in quattro e quattrotto, nè a Taranto vincere un radicato settarismo e autoreferenzialità; sappiamo che ci sono importanti e significative scadenze di iniziative e lotte in tutta Italia e quindi non abbiamo mai sperato a una assemblea di centinaia di persone e realtà come ci vorrebbe sicuramente nella attuale situazione a Taranto, ma ad una assemblea di compagni e compagne che vogliono fare di più e meglio all'Ilva e Taranto, come sull'ilva e su Taranto e su tutte le questioni nazionali.
Ma quella della Rete è una occasione che comunque non andrà sprecata, ci fossero 100 o 30 compagni.
Tutte le realtà attive della rete del nord con un rappresentante ciascuno saranno presenti e porteranno il contributo non solo alla questione Ilva, ma alle altre grandi questioni nelle fabbriche e sul territorio.
La ripresa del processo Thyssenkrupp a Torino a 5 anni dalla strage e a meno di due dalla sentenza che ha condannato i padroni assassini. Tutti sanno o dovrebbero sapere che la Rete è stata attiva e decisiva in questa vicenda e che ha realizzato con il concorso di operai Thissenkrupp e realtà varie a Torino e alivello nazionale la più grossa manifestazione nazionale politica e sociale finora sulla questione o e lo ha fatto senza il benchè minimo spirito settario e di parte; così è dalla Rete che si possano avere la cronaca estremamente interessante da un punto di vista dell'informazione di classe di tutte le udienze di questo processo; così come il fatto che è la Rete che ha realizzato il gemellaggio tra THYSSENKRUPP e ILVA di Padron Riva con una manifestazione dopo quella di Torino a Taranto il 18 aprile 2009, che ha aperto e anticipato la battaglia ora in corso all'ilva e a Taranto. E questo quando tanti erano in tutt'altre faccende faccendate, stabilendo quel legame di sangue delle morti operai per i profitti, ma anche di sangue di classe, di guerra di classe intransigente ai padroni assassini, anche Riva e famiglia sono da condannare per omicidio volontario- come i padroni della Thyssenkrupp - per la quale la rete lavora al di là di sigle sindacali e politiche.
E' quindi nell'assemblea nazionale della Rete a Taranto che questo legame sarà rinnovato per la nuova fase di iniziative da Taranto come a Torino
Anche l'altro grande processo di Torino, il processo Eternit e le sue vicende e condanne, torneranno a vivere a Taranto nel legame annunciato e richiesto daì lavoratori coscienti e cittadini di Taranto che diceono ETERNIT come ILVA per quando riguarda la condanna dei padroni, ma anche per la massiccia presenza di operai, familiari e cittadini colpiti e risarciti che a Taranto occorrerà realizzare quando si arriverà ai processi - ripresa del processo Eternit che avviene mentre si è appena celebrata una altra inutile conferenza nazionale governativa sull'amianto, della quale nell'assemblea si analizzerà e valorizzerà l'opposizione.
Da Bergamo si analizzerà la battaglia per la sicurezza in fabbrica in un'altra grande fabbrica siderurgica
la Dalmine e altre fabbriche bergamasche dove più volte alla denuncia si è unita la lotta e la vertenza che ha portato risultati concreti ai lavaoratori, dimostrando che questa battaglia si fa con gli operai in fabbrica e gli operai in fabbrica possono condurla e dobbiamo far si che la questione Ilva diventi la questione più generale delle fabbriche siderurgiche che ovunque sono fattore di danni alla salute degli operai, anche quando non portano a situazioni drammatiche come l'Ilva di taranto e all'interno di esse e contro i padroni esse, bisogna organizzarsi per unire le forze su questo terreno specifico, ma importante.
Da Milano e Lombardia arriva a Taranto la battaglia dell'Eureco di pderno dugnano, , pienamente in corso dei cittadinicontrol'amianto di cremona, dell'ARVEDI, della sanità, delle scuolenon in sicurezza.
Da Marghera, una storia che ha anticipato per molti aspetti Taranto, di problemi di coniugazione di salaute e ambiente, ma anche la quotidiana guerra di lotte e vertenze dei settori precari e sfruttati spesso di immigrati in fabbrica o nel trasporto che molte volte hanno al centro la sicurezza negata e la salute dei lavoratori.
All'assemblea - oltre che lo slai cobas per il sindacato di classe che della rete è stato sempre promozione e anima con spirito e disinteresse assoluto - ci sarà USI nazionale e romana da sempre impegnati con lotta e struttura nella rete e sul territorio con un contributo attivo e crescente, anche importante contro l'azione del governo che con i suoi decreti - vedi quello sulle semplificazioni - peggiora costantemente la sicurezza in fabbrica e sul territorio, ben oltre che l'ILVA
Altre vicende saranno poi affrontate nell'assemblea, come quella di Napoli dove da tempo si vuole lottare sul terreno della sicurezza in fabbrica e l'inquinamento su posizioni di classe e in maniera sistematica, ma dove ancora nonostante le forze disponibili e attive non si riesce a dare linea di massa e continuità a questa battaglia sia sui posti di lavoro, ma anche nelle università e sul territorio
Molfetta e la sua strage targata ENI, a cui finora l'ENI è scampata; Marlane di Praia a Mare che meriterebbe di essere messa in rete come questione esemplare e battaglia esemplare già in corso non solo in Tribunale ma anche sul territorio.Altre vicende ancora di cui si parla poco o non si parla affatto ancora come la Solvay in Toscana e la Goodyear nel Lazio dove l'azienda è difesa contro gli operai dal ministro della giustizia Severino.
Quindi la Sicilia con la sua taranto Gela, dei cantieri navali, della strage di Mineo, vicendo portate all'assemblea dai compagni di Palermo che non hanno mai cessato un minuto di denunciare e lottare anche da soli su tutto questo . Numerosi hanno inviato messaggi e documenti - le prime due ore saranno dedicati a questo per cominciare pienamente alle 16 l'assemblea.
Quindi una assemblea per l'Iva e sull'ilva, ma dove l'Ilva è parte di un tutto o, è parte di una rete necessaria, formale o informale che sia, di una battaglia di classe e di civiltà nazionale per una rivoluzione politica e sociale che affermi il primatodella vita e della condizione operaia e proletaria sul profitto come dice il documento costitutivo del 26 ottobre 2007 della Rete
Una assemblea quindi di lavoro e lotta, intensa senza settarismi e fronzoli, con poche parole e scritti necessari e molti fatti prodotti e da produrre
RETE NAZIONALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO
bastamortesullavoro@gmail.com
info 347-5301704 347-1102638
6 dicembre 2012
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