giovedì 20 dicembre 2012

Ferrante chiama alle armi conto la Magistratura i suoi quadri...

Ferrante - attuale amministratore delegato dell'Ilva e portavoce di padron Riva - ieri ha fatto un comizio ai suoi dirigenti e capi, agli impiegati di pesante attacco alla Magistratura, insieme a minacciare che, proseguendo così, gli stipendi non ci saranno.
Una chiamata alle armi di stampo aziendalista e corporativa che dimostra che padron Riva non si è ancora rassegnato a pagare il prezzo necessario per conservare la fabbrica e che lo stesso decreto pro Riva approvato in parlamento non gli basta.
Ma a questa adunata non ha chiamato gli operai... questo è un segno di debolezza.
Gli operai in maggioranza oggi non sono d'accordo con Ferrante-RIVA, come forse era il 30 marzo scorso.
Ma non sono nè possono esserlo con l'ambientalismo antioperaio che ha una sola soluzione - una pseudo soluzione - la chiusura della fabbrica.., nè sono e nè possono essere mobilitati dall'ideologia e la prassi dei cittadini liberi e pensanti.
Gli operai hanno bisogno del sindacato di classe e di massa, come trincea organizzata di resistenza e lotta di classe in fabbrica e punto di riferimento della lotta delle masse popolari contro padron Riva, governo e Stato dei padroni, partiti parlamentari, sindacalisti confederali filo-Riva.
Così come senza rivolta popolare, 'non pacifica', è impossibile fermare l'azione di governo, istituzioni, ecc.
Non è solo questione di numeri, ma di linea e prassi, e anche su questo la lotta continua.

proletari comunisti - PCm Italia
pcro.red@gmail.com
20-12-2012

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