ROMA
– Azienda, sindacati e istituzioni firmano al ministero dello
Sviluppo economico l'accordo sul piano per la riconversione aziendale
Ora si apre un nuovo percorso con 31 milioni di investimenti in
cinque anni e l’impegno dell’azienda nel mantenere la propria
attività a Bari "E' la migliore soluzione possibile, abbiamo
scongiurata la vendita", commenta il ministro dello Sviluppo,
Flavio Zanonato. Mentre il presidente della Regione Puglia, Nichi
Vendola saluta l’accordo come "l'esito positivo di una
straordinaria battaglia dei lavoratori", la protesta "inedita
e assai creativa" era arrivata fin al boicottaggio.Il piano ora
prevede la riorganizzazione degli impianti e la produzione a regime
di 3,5 milioni di pneumatici general use attraverso il trasferimento
di alcune produzioni dall’Asia. Ma anche fino a 377 esuberi, due
anni di cassa integrazione e l'abbandono del ciclo continuo per
quello a 5 giorni con 4 turni da 6 ore. Le amministrazioni
contribuiranno al piano con sostegni per la formazione continua e
agevolazioni energetiche.
La soddisfazione
per l’intesa unisce azienda, sindacati e istituzioni. "Ringrazio
i dipendenti per aver sempre mostrato un atteggiamento costruttivo,
determinante per la riuscita della trattativa", afferma il ceo
di Bridgestone Europe, Franco Annunziato. Il dirigente sottolinea la
"possibilità di mantenere a Bari importanti attività a
condizione che si raggiungano i target prefissati di produttività e
costo di conversione".
Se l’azienda
detta le condizioni, i sindacati sottolineano il "grande
sacrificio dei lavoratori", come ricorda Rosa Cassatella della
segreteria nazionale Filctem Cgil. Il segretario della Uiltec, Paolo
Pirani, parla della "grande soddisfazione" di aver fatto
"cambiare idea a una multinazionale salvando centinaia di posti
di lavoro". E’ una "vittoria del Sistema Italia",
sintetizza per la Femca Cisl, Angelo Colombini.
Nessun commento:
Posta un commento