lunedì 14 ottobre 2013

I LAVORATORI SLAI COBAS CON GLI IMMIGRATI DI LAMPEDUSA

Noi lavoratori dello Slai cobas per il sindacato di classe esprimiamo il nostro profondo dolore per la morte di più di 500 (tra il 3 el'11 ottobre) dei nostri fratelli e sorelle immigrati e dei tanti bambini.
Esprimiamo tutta la nostra rabbia e denuncia per uno Stato, un governo che con le loro leggi, col considerare gli immigrati tutti clandestini e quindi criminali (anche i bambini!), con la politica dei respingimenti e del rinchiudere gli immigrati nei lager dei CIE, con i pochi e ritardati soccorsi, col lasciare soli gli abitanti di Lampedusa, sono responsabili di queste stragi.
Spendono miliardi per le missioni militari, partecipano alle guerre nei paesi da cui questi immigrati fuggono, e poi respingono gli immigrati appena arrivano nel nostro paese e non mettono mezzi e fondi adeguati per salvarli dalla morte.
Noi lavoratori diciamo Basta con le ipocrisie, le lacrime da coccodrillo di questi giorni.
Noi lavoratori esprimiamo tutta la nostra solidarietà per gli immigrati che arrivano in Italia, scappando dalle guerre, dalla fame, dalla repressione – sappiamo bene cosa significa essere immigrati, tanti dei nostri padri l'hanno fatto e ora anche noi e i nostri figli abbiamo ricominciato a farlo.
Esprimiamo anche la nostra solidarietà alla gente di Lampedusa, che con la sua umanità sta mostrando la distanza enorme che c'è tra il popolo italiano e chi ci comanda.

Chiediamo interventi immediati:
  • ABOLIZIONE DELLA LEGGE BOSSI-FINI
  • CONSENTIRE IL TRANSITO LIBERO DEGLI IMMIGRATI CHE VOGLIONO ANDARE IN ALTRI PAESI EUROPEI, attraverso un permesso di soggiorno umanitario (come accadde a Manduria dopo la rivolta nel campo di immigrati, da noi sostenuta)
  • METTERE SOLDI E MEZZI PER UN'IMMEDIATO SOCCORSO AGLI IMMIGRATI IN MARE
  • ORGANIZZARE UN CORRIDOIO UMANITARIO TRA I PAESI DI PARTENZA E L'ITALIA, andandoli a prendere con le nostre navi
  • CHIUSURA DEI CIE E SOGGIORNO TEMPORANEO IN STRUTTURE CIVILI
  • DIRITTO DI CITTADINANZA PER TUTTI GLI IMMIGRATI IN ITALIA

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