Al
Sindaco di Taranto
A
tutti gli assessori e funzionari interessati
loro
sedi
Si
sono rivolti a noi alcuni cittadini portando le loro cartelle di
pagamento della 1° rata IMU e per denunciare una situazione abbastanza
intollerabile.
Una
famiglia con casa di proprietà si trova a pagare circa 800 euro complessive di IMU in due rate, con prima rata pagata, per un
appartamento di 55 metri quadri, considerata come seconda casa,
quando è l'unica casa di proprietà che possiede; in questa casa
attualmente non abita per essere stata costretta a trasferirsi per
problemi di salute in una casa di affitto. Occorre tener presente che
questa casa è tuttora gravata da mutuo.
Per
cui questa famiglia in condizione disagiata non è in grado di
fronteggiare questa spesa.
Chiediamo
che la casa di proprietà venga riconosciuta come prima casa e di
conseguenza la tassa radicalmente abbattuta, almeno ai livelli del
2011 – 148 euro per due rate.
Un'altra
famiglia avente casa di proprietà a Tamburi anch'essa è stata costretta a lasciare la propria casa e andare in affitto in un'altra in altra
zona a causa di inquinamento con danni alla salute di due bambini
piccoli e ora si trova a pagare una cifra esorbitante di circa 600 euro,
che si aggiungono al fitto della casa in cui abita; anche qui si tratta di famiglia disagiata, uno solo lavora in casa con contratto precario al
cimitero.
Chiediamo
che questa casa sia considerata 1° casa e che comunque non si vada
oltre la cifra pagata nel 2011.
Un'altra
famiglia abitante a Tamburi ha dovuto lasciare la casa causa effetti
sulla salute da inquinamento, per comprarne un'altra in altra zona,
casa su cui grava un mutuo...
Nel
sottoporre questi casi per interventi immediati di riduzione e
sostegno, solleviamo alcuni problemi generali su cui chiediamo una
delibera del Comune:
- Le case dei Tamburi in quanto tutte danneggiate da inquinamento industriale, devono essere tutte esentate dal pagamento dell'IMU.
- I cittadini meno abbienti, che sono gravati da un mutuo per acquistare la loro casa, devono avere una esenzione perchè la casa non è ancora la loro ma di proprietà della banca fino all'estinzione del mutuo.
- Chiediamo infine una riduzione della tasse comunali per cassintegrati, lavoratori in mobilità, precari, disoccupati, onde evitare una situazione di totale impossibilità e disperazione.
Certi
della vostra attenzione,
chiediamo
un incontro, presenti le famiglie interessate, per i prossimi
giorni, su questi casi e sulla tematica generale.
Porgiamo
distinti saluti
per
le famiglie
associazione
TARANTOCONTRO collegata a CODACONS, SLAI COBAS
Raffaella
Loperfido
riferimenti
ufficiali per comunicazioni
via
rintone 22 taranto – slai cobasta@gmail.com
– telefax 0994792086 cell.3471102638
TA 30 ottobre
Nessun commento:
Posta un commento