domenica 27 ottobre 2013

AMIU, i debiti restano tanti, i tempi si allungano, in futuro ci sono tagli al personale... ma loro sono ottimisti

L'Amiu ha chiuso il bilancio 2012 con 10,4 milioni di disavanzo, i debiti dell'Amiu sono ben 47 milioni di euro, il Comune va verso la ricapitalizzazione societaria dell'Amiu con 19,5 milioni che a malapena possono coprire i debiti verso Inps e Inpdap che ammontano a 23 milioni di euro.
La salvezza dalla messa in liquidazione dell'Amiu è ancora in bilico, anche perchè il parziale salvataggio riguarda quest'anno, e i prossimi?
Ma, nonostante, questo, nonostante che la città sia sporchissima, il Presidente Cangialosi, continua a distribuire "ottimismo" - per non parlare del beato e contento sindaco Stefano...
Ma a parte che non c'è proprio con queste cifre da essere ottimisti, a parte che non si vogliono affrontare le vere cause di questo disastrosa situazione dell'Amiu, per cui si dice solo che "il debito ha radici decennali", che si vuole voltare pagina, e che nessuno viene, invece, denunciato e messo in galera per aver dilapidato soldi pubblici, i tempi di questa cura e piano industriale nuovo dell'Amiu sono lunghissimi.
Ci deve essere da parte del Consiglio comunale l'approvazione della relazione tecnica-economica dell'Amiu; poi l'approvazione di un atto di indirizzo con cui si decide che il comune deve proseguire con il servizio affidato in house (e quindi all'Amiu); ci deve essere l'approvazione di un nuovo Contratto di servizio per definire le competenze che restano all'Amiu (basti pensare che questo doveva essere fatto ai primi di settembre); ci deve essere l'approvazione dle bilancio di previsione. Dopo tutto ciò si varerebbe il nuovo piano industriale.
Ultimamente il dirigente De Roma in un incontro con lo Slai cobas ha parlato di inizio del prossimo anno, ma anche qui crediamo che siamo di fronte ad un ottimismo apparente per nascondere il pessimismo della realtà.    

Ma già si parla, invece, dei servizi che taglierà l'Amiu: verde, segnaletica, manutenzione.
E i lavoratori che ora li fanno - circa 80 provenienti dalla ex Taranto servizi - che fine faranno? Le ipotesi si sprecano: andranno alle ditte a cui poi in appalto il Comune assegnerebbe questi servizi; no, rimarranno all'Amiu e loro faranno la raccolta differenziata; no, è volontario, chi vuole resta all'Amiu, chi non vuole dovrebbe essere assunto alla ditta che avrà l'appalto dei servizi (che però non ha nessun vincolo, nessuna clausola sociale che la obbliga).
Quindi, questa riorganizzazione sicuramente comporterà tagli al personale dell'Amiu e una raccolta differenziata porta a porta senza creazione di nuovi posti di lavoro che i disoccupati slai cobas che hanno fatto da 4 anni e fanno tuttora la lotta per la raccolta differenziata porta a porta e per cui vengono anche processati - vedi processo di lunedì prossimo, e che hanno fatto anche i corsi di formazione ad hoc, aspettano appunto da anni.
E I LAVORATORI E I CITATDINI CHE PAGANO LE TASSE E VIVONO IN UNA CITTA' SPORCA DOVREBBERO ESSERE OTTOMISTI?

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