Ridurre a soli 45 minuti al giorno il lavoro (e quindi a 150/200 euro al mese) per 700 lavoratori, soprattutto lavoratrici delle pulizie delle scuole statali - in "alternativa" hanno i licenziamenti per almeno il 50% di loro;
le 94 lavoratrici degli asili comunali ("fortunate" rispetto alle prime) stanno già da anni a 1 ora e 50 minuti al giorno di lavoro, mentre non fanno affatto solo pulizie, ma tante mansioni di ausiliariato indispensabili per le scuole, che però non gli vengono riconosciute nè come orario maggiore, nè come livello retributivo;
i 40 lavoratori delle pulizie delle spiagge devono accontentarsi di solo un mese di lavoro!! E devono essere pure divisi tra l'Ancora e il Comune;
i 250 lavoratori di Isola Verde della Provincia devono scegliere se morire di fame subito o lentamente, e in maniera oscena sono stati messi dai sindacati confederali e dal cobas confederazione di fronte alla falsa alternativa di accettare 126 licenziamenti o un contratto di solidarietà al 40%.
Tanti disoccupati devono quasi "pregare" per ottenere uno straccio di lavoro di pochi giorni...
Lo Stato, le Istituzioni locali dovrebbero solo vergognarsi di trattare i lavoratori, le lavoratrici, i disoccupati, con queste elemosine. MA NON SI VERGOGNANO! ANZI VOGLIONO AVERE ANCHE RAGIONE. Dicono che non ci sono soldi!
Ma finchè c'è uno Stato che preferisce mettere milioni di euro per grandi opere, come la Tav, che danneggiano le popolazioni e fanno bene solo alle tasche dei capitalisti o che indirizza i soldi verso mega spese militari per la guerra; finchè ci sono Istituzioni locali con rappresentanti arrestati o inquisiti; finchè c'è un tale osceno divario tra i miseri redditi dei lavoratori, la povertà di chi non ha lavoro e le grandi ricchezze, redditi miliardari di funzionari, manager aziendali, politici, ecc.
NESSUNO CI VENISSE A DIRE CHE NON CI SONO SOLDI PER IL LAVORO! NESSUNO CI CHIEDESSE DI ESSERE "RAGIONEVOLI"!!
NON LO SAREMO! FAREMO LE RIVOLTE!!
Queste Istituzioni, questi personaggi violano bellamente anche l'art.36 della
Costituzione, che dice "Il lavoratore ha diritto ad
una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo
lavoro “e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla
famiglia un'esistenza libera e dignitosa".
Le loro condizioni di lavoro e salariali di questi lavoratori, lavoratrici non sono totalmente insufficienti ad assicurare "un'esistenza libera dignitosa per sè e per la propria famiglia"?
Per non parlare che le condizioni di lavoro sono inferiori agli stessi minimi di orari di lavoro che pongono i CCNL. Non viene rispettata neanche la "retribuzione proporzionata alla qualità del lavoro".
Le loro condizioni di lavoro e salariali di questi lavoratori, lavoratrici non sono totalmente insufficienti ad assicurare "un'esistenza libera dignitosa per sè e per la propria famiglia"?
Per non parlare che le condizioni di lavoro sono inferiori agli stessi minimi di orari di lavoro che pongono i CCNL. Non viene rispettata neanche la "retribuzione proporzionata alla qualità del lavoro".
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