Operai,
lavoratori
100
anni fa gli operai armati e guidati dal Partito Comunista di Lenin
fecero la rivoluzione in Russia e conquistarono il potere,
sostituendo allo Stato dei padroni di quel tempo uno Stato nelle mani
degli operai, dei contadini e delle masse popolari.
Questo
Stato, sin dai primi giorni in cui ebbe il potere, mise fine alla
guerra che i paesi imperialisti stavano facendo e che provocava
milioni di morti e distruzioni; assegnò la terra ai contadini
togliendola ai grandi proprietari terrieri che li facevano morire di
fame e li trattavano come schiavi; e stabilì il controllo operaio
sulla produzione, le fabbriche devono essere di chi lavora e la
produzione deve servire per migliorare la vita del popolo e non per
ingrassare i padroni, i banchieri, i politici parassiti al loro
servizio, mentre gli operai sono sfruttati fino a lasciare la vita e
la salute sul lavoro.
Questa
è stata la Rivoluzione d’Ottobre cento anni fa.
Essa
ha dimostrato che con uno Stato nelle mani dei lavoratori in poco
tempo si può porre rimedio alla disoccupazione, alla mancanza di
soldi necessari per vivere e si può dare un futuro reale alle nuove
generazioni.
La
Rivoluzione d’Ottobre, combattuta e isolata da tutti i padroni del
mondo, per tanti anni ha dato la certezza del lavoro, della casa,
della scuola, della sanità, ecc. ai lavoratori e a tutte le masse
popolari;
ha
dato alle donne diritti, emancipazione, che erano negati.
Lo
Stato socialista per tanti anni è stato formato dagli operai e dai
rappresentanti effettivi
del popolo e non dai politicanti che si arricchiscono facendo leggi solo a favore dei loro padroni.
del popolo e non dai politicanti che si arricchiscono facendo leggi solo a favore dei loro padroni.
Per
tanti anni lo Stato socialista nato dalla rivoluzione proletaria del
1917 ha tenuto i proletari e le masse al riparo da crisi economiche,
da partecipazione a guerre assicurando a tutti, effettivamente,
diritti e giustizia proletaria.
Per
questo, per tanti anni la Rivoluzione d’Ottobre è stato un simbolo
per i proletari di tutto il mondo. Essa è servita come punto di
riferimento per costruire partiti, sindacati, organizzazioni popolari
che lottavano realamente per liberare ogni paese dal capitalismo,
dall’imperialismo, dall’oppressione nazionale, dal fascismo, dal
razzismo.
Gli
obiettivi della Rivoluzione d’Ottobre e i traguardi da essa
raggiunti per tanti anni sono oggi più attuali che mai. Per questo i
padroni borghesi, la loro stampa, la loro televisione, non vogliono
più sentir parlare della Rivoluzione d’Ottobre, e quando ne
parlano lo fanno per dire che è stato 'orrore', 'terrore', 'mancanza
di libertà e democrazia'; pensano così di impedire che i lavoratori
e le masse popolari si approprino di quella storia e la facciano
diventare anche oggi carne e sangue di una lotta vera,
rivoluzionaria, per cambiare il mondo di oggi.
Perchè
anche oggi non possiamo continuare a difendere quotidianamente quel
poco che abbiamo e che ogni volta ci viene messo in discussione, non
possiamo consumare tutta la nostra vita lavorando per i padroni e per
i governi e lo Stato dei padroni e trovarci alla fine perfino senza
pensione, più miseri di prima. Per mettere fine a tutto questo non
basta la lotta di tutti i giorni che già cerchiamo di fare, ma serve
la politica operaia e la lotta politica rivoluzionaria.
Certo,
la Rivoluzione d’Ottobre e lo Stato socialista oggi non ci sono
più, né in Russia, né in Cina, né in nessun’altra parte del
mondo. Sotto questo punto di vista l’imperialismo e i padroni hanno
vinto e i proletari e le masse hanno perso quella battaglia, ma
questo forse ci impedisce di pensare e affermare che la
rivoluzione è giusta e necessaria?
lo Stato in mano ai
proletari e alle masse è l’unica soluzione per risolvere d’avvero
i problemi dei proletari e delle masse?
Per assicurare lavoro, salute, diritti, giustizia serve che il potere
venga tolto dalle mani di coloro che ce li negano ogni giorno?
“La
rivoluzione non è un pranzo di gala” dice Mao Tsetung; ha bisogno
ieri come oggi dell’organizzazione rivoluzionaria d'avanguardia e
di massa dei proletari e delle masse popolari. I padroni e il loro
Stato potentemente armati, centralizzati e organizzati fanno di tutto
per difendere il loro potere, i loro profitti, le loro ricchezze e
sono pronti a rendere sempre più aperta la loro dittatura, il loro
fascismo, pur di impedire che la ribellione dei proletari e delle
masse possa mettere in discussione la loro società.
Ma
è necessario per fare la rivoluzione un partito rivoluzionario, è
necessario che tutte le organizzazioni formate e nate dai lavoratori,
prima di tutto il sindacato, siano nelle mani dei lavoratori, lottino
per gli interessi effettivi dei lavoratori e non dei sindacalisti e
politici corrotti; è necessario un fronte unito di operai, studenti,
intellettuali, donne, masse popolari perchè la lotta rivoluzionaria
per vincere deve farla la maggioranza del popolo e non un piccolo
gruppo; è necessario che le lotte servano a far crescere la
coscienza, l’unità e l’organizzazione combattente delle masse,
perchè serve un 'esercito proletario '
per
spezzare la macchina militare dello Stato dei padroni.
Noi,
a cent’anni dall’Ottobre diciamo forte e chiaro che questa è
l’unica soluzione e questo vuol dire già oggi organizzare,
lottare, nelle fabbriche e in ogni luogo per un nuovo potere, il
potere operaio e popolare.
Circolo
proletari comunisti
pcro.red@gmail.com blog -
proletaricomunisti.blogspot.com
Nessun commento:
Posta un commento