LENIN - da "Sciopero economico e sciopero politico":
"...Più forte è la pressione degli operai, maggiori miglioramenti del tenore di vita essi ottengono. Sia la «simpatia della società» che il miglioramento del tenore di vita sono il risultato dell’alto grado di sviluppo della lotta. Se i liberali (e i liquidatori) - oggi diremmo tutti coloro che vogliono frenare la lotta. ndr - degli operai dicono agli operai: voi siete forti quando la «società» simpatizza con voi, il marxista parla diversamente agli operai: la «società» simpatizza con voi quando siete forti..."
Quanto è vera questa frase di Lenin! E' una realtà, ampiamente dimostrata anche a Taranto nella complessa vicenda Ilva, nel rapporto fabbrica/città, operai/cittadini - di cui gli operai devono prendere fino in fondo coscienza e renderla pratica.
Non è vero - come dicono associazioni ambientaliste, liberi e pensanti, sindacalisti dei sindacati di base, tutta la varia schiera di "ricattatori morali", presente anche tra gli stessi operai Ilva (soprattutto tra quelli che "gridano di più", ma che poi hanno trovato un posto tranquillo nelle poltrone istituzionali) - che se gli operai dell'Ilva sviluppano con forza la loro lotta, bloccando fabbrica ma anche città, invadendo i quartieri inquinati non avrebbero l'appoggio dei cittadini di Taranto. E' vero esattamente il contrario! Le masse popolari di Taranto simpatizzerebbe, starebbe dalla parte degli operai - se gli operai sono forti, mettono in piazza in ogni modo la loro forza, sia in termini di numero che di peso politico.
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