giovedì 31 gennaio 2013

2° report da L'Aquila: VERGOGNA!

VERGOGNA! VERGOGNA!
Appena 8 anni allo stupratore/assassino ex militare Francesco Tuccia. 
Questa è stata la sentenza emessa questa sera al processo de L'Aquila per lo 
stupro e il tentato omicidio di "Rosa".
Neanche i 14 anni chiesti dal PM sono stati dati ad uno che si meritava 
l'ergastolo!
Il fatto più scandaloso è che sia stata fatta cadere l'accusa di tentato omicidio, 
quando per l'efferata violenza che accompagnò lo stupro, denunciata dai medici che 
dissero di non aver mai visto una cosa del genere, l'abbandono della ragazza 
seminuda nella neve, sanguinante, "Rosa", che dichiarò subito "Volevano uccidermi", 
uscì viva per miracolo. 
 
Le compagne del presidio che hanno potute assistere al momento della sentenza, 
in aula pur con una grande rabbia nel cuore, si sono subito preoccupate di 
strigersi attorno a "Rosa" di tenerla al riparo dalla invasione di giornalisti 
e televisioni, per rispettare la sua volontà di non essere ripresa. 
"Rosa" e i suoi famigliari, stretti attorno a lei, hanno risposto con una grande 
dignità.
 
Lo stupratore Tuccia all'atto della sentenza era già andato via, salutando suoi 
commilitoni venuti a "sostenerlo". 
La sua squallida e oscena difesa (bravo ragazzo, laureato, "aveva visto una bella 
bionda", "era andato via perchè vedeva che la ragazza veniva soccorsa da altri...")
non ha fatto che confermare lo schifo di persona che è questo ex militare. 
 
Subito dopo la sentenza, le compagne sono uscite di corsa dal tribunale per 
gridare con forza "vergogna", anche verso gli avvocati.
 
A fronte di questa vergognosa sentenza che dimostra che questo Stato, questo 
sistema sociale sono la vera causa della "guerra di bassa intensità contro le 
donne", si è alzata oggi davanti e dentro le grige aule del Tribunale la forza 
delle donne. Questa forza va oltre la miseria di "piccoli miserevoli giudici"!
 
Dalle compagne del MFPR di Taranto a L'Aquila 

Nessun commento:

Posta un commento