La questione Ilva a livello
nazionale sta diventando il centro del dibattito dell'intero
movimento interessato alla questione di salute e sicurezza in
fabbrica e sul territorio, sotto diversi aspetti, politici,
sindacali, culturali, tecnoscentifici.
La Rete
nazionale sicurezza e salute sui posti di lavoro e sui territori con
l'assemblea nazionale del 7 dicembre a Taranto ha lanciato su questo
un approfondimento, un dibattito e una mobilitazione nazionale.
Il primo
strumento di questa mobilitazione sono gli Atti dell'assemblea messi
a disposizione di operai, cittadini, realtà organizzate, a Taranto e
a livello nazionale.
L'assemblea
nazionale del 7 dicembre aveva lanciato la proposta di costruire
incontri e assemblee che portassero ad una manifestazione nazionale
per i prossimi mesi.
Operai e masse
popolari di Taranto, qualunque sia la loro appartenenza, devono
comprendere che hanno bisogno oltre che della propria forza di un
ampio sostegno nazionale che isoli padroni, governo, Stato e
sindacati confederali, partiti parlamentari, Istituzioni, e che
permetta di vincere questa battaglia. L'Ilva non è solo Taranto ma
il paradigma di tutte le battaglie che a livello nazionale si stanno
facendo per la difesa della salute e del lavoro in fabbrica e sul
territorio.
La Rete,
rappresentata per la nostra città dai coordinatori dello Slai cobas
per il sindacato di classe, ha tenuto nella giornata di ieri due
importanti incontri/assemblea, a cui ha partecipato anche uno degli
operai responsabili dello Slai cobas Ilva, Andrea Bianco.
A NAPOLI si sono
incontrati studenti e appartenenti ai collettivi delle Università
Istituto Orientale e Policlinico, il Collettivo Clash City Workers,
il Laboratorio politico Iskra attivo a Bagnoli.
L'incontro ha
prodotto la decisioni da parte delle realtà presenti di promuovere
un'assemblea sull'Ilva di Taranto per la seconda metà di febbraio,
con la presenza di una delegazione rappresentativa di operai,
precari, disoccupati, cittadini dei Tamburi di Taranto.
Nel pomeriggio a
ROMA si è tenuta un'importante assemblea convocata dalla Rete
nazionale, rappresentata a Roma dall'Usi, su "Ilva e produzioni
nocive".
Un'assemblea
molto interessante, con la presenza di attivisti di diverse
organizzazioni sindacali di base impegnate sul tema, di militanti
politici e che ha potuto contare sugli interventi molto qualificati
della Dr.ssa Bioingegnere Antonietta Gatti, esperta di nanotecnologie
e studiosa degli effetti dannosi per la salute e sicurezza delle
"polveri ultra sottili" e di Francesco Aucone, geologo.
L'assemblea, in
cui tutti i rappresentanti di Taranto presenti sono intervenuti, ha
trovato interesse, partecipazione e impegno di tutti i presenti.
Sia
nell'incontro di Napoli che nell'assemblea di Roma la proposta della
Rete di arrivare ad una manifestazione nazionale in marzo a Taranto,
con caratteristiche adatte alla situazione dell'Ilva e dei Tamburi, è
stata accolta unanimamente, come già era avvenuto nell'assemblea
tenutasi nella settimana scorsa a Bergamo.
Questa è una
importante notizia per la nostra città, per gli operai dell'Ilva e i
cittadini di Taranto. E sin da oggi la Rete fa appello a tutte le
realtà di Taranto a coordinarsi per fare di questa manifestazione
nazionale un punto di forza nello scontro in corso a difesa del
lavoro e della salute.
Informazioni e
adesioni si possono dare sin da subito all'indirizzo e mail della
Rete:
bastamortesullavoro@domeus.it
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