I Disoccupati Organizzati slai cobas a novembre avevano fatto un esposto alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza su una destinazione impropria di soldi pubblici all'Amiu da parte del Comune.
Chiediamo che negli accertamenti iniziati questa settimana da parte della Guardia di Finanza all'Amiu, si vada a fondo anche su quanto denunciato dai DO e si estendano gli accertamenti anche al Comune.
Riportiamo stralci dell'esposto.
"....il servizio di raccolta differenziata a Lama, S. Vito - che stava andando molto bene - è ripreso solo nel mese di settembre, con una
interruzione in pieno periodo estivo di ben tre mesi, ed è stato
inoltre trasferito all’Amiu che lo svolge con proprio personale.
Quanto
sopra è avvenuto dopo una serie di atti e incontri istituzionali, di
seguito richiamati, che di fatto sono stati smentiti dalle soluzioni
finali:
il
4.5.12 il Comune di Taranto scrive alla Provincia concordando il
proseguimento del servizio su Lama- S. Vito dopo il 30 giugno, e
ponendo il problema delle risorse per tale prosecuzione;
il
29.5.12 con una ulteriore nota del Comune, e poi della Provincia il
1.6.12, vengono quantificate le risorse richieste;
il
22.6.12 la Regione convoca un incontro in cui vengono definite le
risorse (da prendere da un capitolo della Provincia di Taranto) in
400 mila euro e stabilita, quindi, la prosecuzione per 6 mesi del
servizio di raccolta dopo il 30 giugno, nelle stesse modalità fino
allora fatte e con gli stessi costi;
il
26.6.12 la Regione fa la “Determina” per lo stanziamento delle
400mila euro, sempre specificando che il servizio deve avvenire con
le stesse modalità di gestione e gli stessi costi – di
conseguenza, il servizio doveva continuare con la Ditta Castiglia,
come avvenuto per gli altri paesi dell'ATO1.
Ma
a questo punto improvvisamente il Comune di Taranto trasmette una
lettera alla Provincia, in cui, contrariamente a quanto stabilito
nella stessa “Determina”, scrive che il servizio deve passare
all’Amiu con personale dell’Amiu.
La
Provincia, nella persona dell’Ass. Conserva in un incontro con la
scrivente O.S. afferma che: se deve essere l’Amiu a proseguire il
servizio, deve farlo con soldi suoi, non con le 400mila euro.
A
settembre c.a. il servizio è passato all’Amiu, la quale impegna
proprio personale e modifica le modalità di raccolta; mentre i 14
lav. ex Castiglia vengono addetti all'interno della struttura
Pasquinelli dell’Amiu all'attività di selezione differenziata,
tramite un’assunzione di tre mesi presso la Cooperativa L’Ancora
di Taranto.
Pertanto,
nei fatti, 400mila euro di fondi pubblici sono andati impropriamente
all’Amiu, la quale:
o
li sta usando per coprire una parte del suo disastroso bilancio, dato
che sta facendo la raccolta differenziata su Lama-S.Vito con propri
dipendenti e quindi senza ulteriori costi di personale;
o
li sta usando per pagare la Coop. L’Ancora per il servizio di
selezione della differenziata fatta alla Pasquinelli (quindi per una
destinazione in contrasto con le delibere di Regione e Provincia) –
dove lavorano i 14 lavoratori ex Castiglia che invece dovevano
proseguire la raccolta.
Ma
anche in questi ultimo caso, i conti non tornano. Perché, facendo
qualche calcolo, la Coop. L’Ancora per tre mesi sta spendendo
intorno a 90mila euro, quindi per 6 mesi spenderebbe poco più di
180mila euro. Dove e a chi vanno le altre 220/215mila euro? –
ripetiamo, soldi pubblici, di tutti i cittadini.
Non
solo. Mentre l’Amiu
incassa, i lavoratori oggi addetti alla Pasquinelli perdono: sono
passati da avere 9,50 euro lordi all’ora con Castiglia a 6,96 euro
lordi con la Coop. L’Ancora.
Ancora
una volta, chi si “mette in tasca” tale differenza?...".
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