giovedì 31 gennaio 2013

importante sentenza a BG contro cig, utile anche per l'Ilva

Questa recente sentenza è frutto della denuncia/ricorso che lo Slai cobas per il sindacato di Bergamo della Technymon ha fatto.
La sentenza è anche un atto di accusa verso i sindacati confederali che fanno accordi filoaziendali in violazione dei diritti legittimi degli operai ma anche delle norme di legge.
Questa sentenza è utile dovunque vi sia illegittimità sull'uso della cassintegrazione e delle sue modalità di applicazione. 
I cassintegrati ILVA del TNA1, del LAF, e di altri reparti, possono, anche sulla base di questo risultato dello slai cobas a Bergamo, impugnare con lo Slai cobas Ilva di Taranto la loro cassintegrazione - per informazioni e ricorso: slaicobasta@gmail.com o tel 3475301704 - 0994792086.
A Taranto, in un altra fabbrica metalmeccanica la Effer, senza, per ora, arrivare in tribunale, ma con una denuncia all'Inps, l'avvio dell'accertamento di questo Istituto, e soprattutto varie iniziative di lotta, lo slai cobas ha ottenuto, prima l'applicazione della rotazione e poi il rientro in fabbrica di quasi tutti i cassintegrati insieme alla decisione dell'Inps di non riconoscere la cig e chiedere nalla Effer indietro i soldi della cigs (una novità per l'Inps...).

DI SEGUITO LA SENTENZA DI BERGAMO ALLA TECHNYMON
 TECHNYMON: CASSA INTEGRAZIONE ILLEGITTIMA
Il Tribunale ha dichiarato l’illegittimità della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per difetto di informativa sui criteri di individuazione dei lavoratori da sospendere e sulle modalità di rotazione .
Questo è in sintesi il contenuto della sentenza della Corte d'appello di Brescia, depositato il 23.1.2013, che rigetta il ricorso presentato dall'azienda e conferma quanto stabilito in primo grado dal tribunale di Bergamo con sentenza del 8.3.2012 n.225/12, che ha condannato la Technymon di Castelli Calepio a risarcire i mancati stipendi dell'anno lavorativo 2010 di quattro lavoratori messi in cassa integrazione straordinaria, ma mai fatti ruotare come prevede la legge. 
Dal punto di vista del diritto del lavoro: "la sentenza è importante perché dichiara la nullità degli accordi sindacali nei quali non è individuato il meccanismo di rotazione dei lavoratori in relazione al reparto. In sostanza il giudice ha ritenuto che, a garanzia dei singoli lavoratori, le parti sociali (datoriali e dei lavoratori) debbano individuare negli accordi le modalità di scelta dei lavoratori da sottoporre a rotazione, nonché esplicitare i reparti in cui avviene o non avviene la rotazione e i criteri precisi atti ad individuare le figure professionali interessate. Se tali specificazioni non ci sono, come nel caso di specie, non è possibile per i lavoratori e per il giudice controllare l’effettività e la serietà del confronto in sede sindacale. La sentenza ribadisce dunque che in sede sindacale devono essere banditi accordi generici e superficiali e che vanno individuati precisi criteri sia di individuazione dei reparti che di scelta dei lavoratori da collocare in cassa." è il commento dell'Avv. R. Trussardi che ha seguito la vicenda.
Dal punto di vista sindacale, come Slai Cobas non possiamo che essere soddisfatti della sentenza, sia perché ha differenza di Fim e Fiom non firmiamo accordi lesivi dei diritti dei lavoratori, ma in particolare perché da ragione alla battaglia che da anni stiamo portando avanti con gli operai tenuti fuori dall'azienda per più di 3 anni, facendo sin dall'inizio di questa vertenza quello che dovrebbe fare nella norma un sindacato.
Non dimentichiamo che tra tutte le aziende della provincia che hanno aperto la cassa integrazione la Technymon è stato l'unico caso in cui un sindacato abbia chiesto attraverso un'esposto l'intervento di ispezione da parte dell'Inps, Dpl, Procura per verificare il corretto utilizzo di questo ammortizzatore sociale, ampiamente usato-abusato e che spesso si trasforma in un modo per tagliare i rami secchi…..come volevasi dimostrare in questi giorni alla Technymon a fronte di assunzioni e straordinari, l'azienda ha avviato la procedura di mobilità per 15 lavoratori.
Sebastiano Lamera 
per lo Slai COBAS per il sindacato di classe

Nessun commento:

Posta un commento