Questa recente sentenza è frutto della denuncia/ricorso che lo Slai cobas per il sindacato di Bergamo della Technymon ha fatto.
La sentenza è anche un atto di accusa verso i sindacati confederali che fanno accordi filoaziendali in violazione dei diritti legittimi degli operai ma anche delle norme di legge.
Questa sentenza è utile dovunque vi sia illegittimità sull'uso della cassintegrazione e delle sue modalità di applicazione.
I cassintegrati ILVA del TNA1, del LAF, e di altri reparti, possono, anche sulla base di questo risultato dello slai cobas a Bergamo, impugnare con lo Slai cobas Ilva di Taranto la loro cassintegrazione - per informazioni e ricorso: slaicobasta@gmail.com o tel 3475301704 - 0994792086.
A Taranto, in un altra fabbrica metalmeccanica la Effer, senza, per ora, arrivare in tribunale, ma con una denuncia all'Inps, l'avvio dell'accertamento di questo Istituto, e soprattutto varie iniziative di lotta, lo slai cobas ha ottenuto, prima l'applicazione della rotazione e poi il rientro in fabbrica di quasi tutti i cassintegrati insieme alla decisione dell'Inps di non riconoscere la cig e chiedere nalla Effer indietro i soldi della cigs (una novità per l'Inps...).
DI SEGUITO LA SENTENZA DI BERGAMO ALLA TECHNYMON
TECHNYMON: CASSA
INTEGRAZIONE ILLEGITTIMA
Il Tribunale ha
dichiarato l’illegittimità della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per
difetto di informativa sui criteri di individuazione dei lavoratori da
sospendere e sulle modalità di rotazione .
Questo è in
sintesi il contenuto della sentenza della Corte d'appello di Brescia, depositato
il 23.1.2013, che rigetta il ricorso presentato dall'azienda e conferma quanto
stabilito in primo grado dal tribunale di Bergamo con sentenza del 8.3.2012
n.225/12, che ha condannato la Technymon di Castelli Calepio a risarcire i
mancati stipendi dell'anno lavorativo 2010 di quattro lavoratori messi in cassa
integrazione straordinaria, ma mai fatti ruotare come prevede la legge.
Dal punto di vista
del diritto del lavoro: "la sentenza è importante perché dichiara la nullità
degli accordi sindacali nei quali non è individuato il meccanismo di rotazione
dei lavoratori in relazione al reparto. In sostanza il giudice ha ritenuto che,
a garanzia dei singoli lavoratori, le parti sociali (datoriali e dei lavoratori)
debbano individuare negli accordi le modalità di scelta dei lavoratori da
sottoporre a rotazione, nonché esplicitare i reparti in cui avviene o non
avviene la rotazione e i criteri precisi atti ad individuare le figure
professionali interessate. Se tali specificazioni non ci sono, come nel caso di
specie, non è possibile per i lavoratori e per il giudice controllare
l’effettività e la serietà del confronto in sede sindacale. La sentenza
ribadisce dunque che in sede sindacale devono essere banditi accordi generici e
superficiali e che vanno individuati precisi criteri sia di individuazione dei
reparti che di scelta dei lavoratori da collocare in cassa." è il commento
dell'Avv. R. Trussardi che ha seguito la vicenda.
Dal punto di vista
sindacale, come Slai Cobas non possiamo che essere soddisfatti della sentenza,
sia perché ha differenza di Fim e Fiom non firmiamo accordi lesivi dei diritti
dei lavoratori, ma in particolare perché da ragione alla battaglia che da anni
stiamo portando avanti con gli operai tenuti fuori dall'azienda per più di 3
anni, facendo sin dall'inizio di questa vertenza quello che dovrebbe fare nella
norma un sindacato.
Non dimentichiamo
che tra tutte le aziende della provincia che hanno aperto la cassa integrazione
la Technymon è stato l'unico caso in cui un sindacato abbia chiesto attraverso
un'esposto l'intervento di ispezione da parte dell'Inps, Dpl, Procura per
verificare il corretto utilizzo di questo ammortizzatore sociale, ampiamente
usato-abusato e che spesso si trasforma in un modo per tagliare i rami
secchi…..come volevasi dimostrare in questi giorni alla Technymon a fronte di
assunzioni e straordinari, l'azienda ha avviato la procedura di mobilità per 15
lavoratori.
Sebastiano
Lamera
per lo Slai COBAS
per il sindacato di classe
3355244902 cobasdalmine@infinito.it
Nessun commento:
Posta un commento