Ora gli operai si vogliono muovere fuori e contro i sindacati confederali che li hanno portati ad un vicolo cieco con una cassa integrazione straordinaria, di fatto gestita come anticamera della mobilità.
Una cassa integrazione assurda a fronte del fatto che la ditta, la sua controllata Cementir Holding, dichiara di fare utili, anche nel 2013; è chiaro quindi che non siamo davanti ad una fabbrica in crisi, nè davanti a problemi di mancanza di possibilità produttive, anzi la stessa Cementir parla di vari settori in futuro, quali porto, ciclo rifiuti, ecc. Quindi siamo di fronte ancora una volta ad un'azienda che vuole ridimensionare alcuni stabilimenti per concentrarsi in quelli dove può fare più profitti e siamo di fronte al taglio del costo del lavoro sulla pelle dei lavoratori, con i sindacati confederali e il ministero pronti a fare gli esecutori della volontà dell'azienda.
Per non dire che anche la applicazione della cassintegrazione è fatta non rispettando la rotazione prevista tra gli operai, con forme di aperta discriminazione tra i lavoratori, per non parlare del fatto che mentre c'è la cassintegrazione si danno lavorazioni in appalto, si fanno straordinari, ecc.
Contro tutto questo una parte degli operai si sta organizzando nello slai cobas per il sindacato di classe e avviano già da martedì iniziative.
MARTEDI' 18 ASSEMBLEA LA PRIMA ORA PER OGNI TURNO
SE L'AZIENDA IMPEDISCE DI FARE L'ASSEMBLEA ALL'INTERNO DELLA FABBRICA, L'ASSEMBLEA SI TERRA' LO STESSO CHIAMANDO TUTTI GLI ALTRI LAVORATORI, ANCHE QUELLI CHE STANNO LAVORANDO, A BLOCCARSI DAVANTI ALLA FABBRICA.
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