Finalmente da gennaio di quest'anno l'Ilva ha cominciato a fare le trattenute della quota sindacale in busta paga agli operai Ilva già da tempo iscritti allo Slai cobas, riconoscendo di fatto la nostra organizzazione sindacale interna allo stabilimento.
Gli avvocati dell'Ilva, a cui noi avevamo fatto ricorso, hanno rinunciato a proseguire l'opposizione nella nostra causa legale, accettando la nostra presenza interna in termini di iscritti.
Questa è una vittoria della nostra determinazione basata sul fatto che noi avevamo ragione!
Stiamo ora verificando con le buste paga date a marzo se la trattenuta è corretta: che deve corrispondere a 8 euro fisse mensili per 12 mesi.
Questo è un primo passo importante per sfondare il muro di opposizione portato avanti dall'azienda nei confronti dello Slai cobas, e deve incoraggiare anche gli operai ad andare avanti, in primis ad organizzarsi nello slai cobas, per portare avanti con più forza le battaglie che stiamo già facendo (sulla sicurezza, sul "decreto operaio", sulla costituzione di parte civile al processo contro Riva e soci, ecc.).
Oggi chiunque vuole può iscriversi allo Slai cobas, l'iscrizione è legittima nessuna ritorsione ne può venire da parte dell'azienda.
L'iscrizione allo Slai cobas deve puntare al fatto che in ogni reparto si costruisca un nucleo di operai Slai cobas.
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