domenica 23 marzo 2014

Per quanto riguarda il corteo di sabato 22 al quartiere Tamburi... e non solo.

Anche sabato mattina i Disoccupati Organizzati del quartiere Tamburi di Taranto hanno gridato a squarcia gola slogan inerenti il lavoro (che manca), come del resto fanno ormai da settimane nei vari blocchi, sit-in in città o sotto il Comune. C'è da ribadire la totale assenza del Comune sulla questione disoccupazione anzi verrebbe da dire completo disinteresse, il sindaco neanche a parlarne come lo avevamo lasciato così è rimasto se non peggiorato, vabè questo lo vedremo nei giorni prossimi.
Il corteo di questa mattina ha visto una bella partecipazione di gente del quartiere Tamburi che si fermava chiedendo spiegazioni sul motivo della manifestazione, condividendo le richieste dei disoccupati e in alcuni casi anche aggregandosi al corteo, inutile dire che il consenso (a parole) è stato grande ma dall'altra parte dobbiamo anche dire che la partecipazione dei disoccupati giovani del rione non è stata grossa, cosa strana visto l'alto tasso di disoccupazione; come pure in città stessa cosa, si preferisce disertare una manifestazione che rivendica il diritto al lavoro mentre si preferisce stare a fare nulla davanti ad un punto Snai o a bivaccare in una sala giochi (che poi se siete disoccupati dove cazzo li prendete i soldi per giocare i biglietti?).
Vabè a parte questa parentesi il corteo tra musica e slogan per il lavoro ha percorso un itinerario che è iniziato dal capolinea in piazza Gesù divin lavoratore ed è terminato praticamente davanti ad uno dei tanti accessi al mercato rionale, qui ci sono stati vari interventi pubblici di gente comune cittadini operai e precari i quali a turno hanno espresso tutta la loro rabbia, il loro sdegno verso l'amministrazione locale incapace di fronteggiare un problema così serio quale la disoccupazione che può voler dire disperazione, può voler dire delinquenza, può voler dire anche criminalità. Non sono mancate le proposte dei disoccupati i quali chiedono a questa sorda amministrazione di essere impiegati nei lavori di bonifica e di essere formati ad hoc attraverso dei corsi di formazione con finalità lavorative e non un semplice palliativo e quindi inserire una clausola sociale che preveda assunzioni dal bacino di disoccupati in questo caso del quartiere Tamburi.Ma non solo anche dei corsi di formazione per quanto riguarda la raccolta differenziata perchè fatta come viene fatta ora dall'Amiu è assurdo pensare che si possa continuare così. Pagare la Tares è una vera e propria truffa a questo punto, e non è che il pres. dell'Amiu se ne può uscire dicendo che a Lama-S.Vito è colpa dei cittadini, perchè i fatti contano più delle parole, caro presidente, e i fatti sono le immagini e le foto che si sono viste in altre pubblicazioni precedenti come quel cittadino che ha pubblicato lo scempio che c'è in alcuni punti di Lama-S.Vito. E naturalmente l'Amiu, o Comune tanto è uguale, cosa ha deciso di fare per far fronte a questo problema? Ebbene ha deciso che i cittadini indisciplinati verranno multati... Bravi!! Praticamente farete multe a chi volete voi visto che anche se un cittadino fa bene la selezione poi quando viene ritirata dall'operatore viene mischiata insieme al multimateriale e quindi tutto lavoro inutile da parte del cittadino... Ma io mi domando quando ancora si può sopportare tutto questo prima che salti il tappo? Quanto siamo ancora disposti a sopportare?

Naturalmente tutti i vari comitati, le varie associazioni ambientaliste radical chic non hanno partecipato alla manifestazione di questa mattina al quartiere Tamburi. Sarebbe stato troppo abbassarsi al livello dei veri disoccupati dei veri precari, vero? Mamma mia ma vi rendete conto di cosa siete diventati? Per noi la lotta è motivo di orgoglio e non vergogna, lottare per diritti come il lavoro o la salute è giusto!! Vergognatevi.
E vergognatevi una seconda volta perchè ricordate che almeno e per fortuna c'è chi ha un ideale (incondizionato) e si identifica in una bandiera senza fare distinzioni tra compagni e appoggiando svariate lotte e iniziative, voi invece vi nascondete dietro slogan: niente bandiere o nessun colore, mentre volete solo le vostre di bandiere, e comunque che siano bandiere o magliette è lo stesso quando c'è tanto di logo stampato. Infine io rispondo ad una bandiera (ROSSA), ma voi invece a chi di dovere dovete rispondere delle vostre azioni pure per partecipare ad una manifestazione giusta come quella del lavoro? Vergogna, ipocriti che urlate tanto salviamo Taranto a destra e sinistra e poi non appoggiate la lotta per salute e lavoro così come tante altre lotte per i diritti fatte dai disoccupati in tutti questi anni, ma cosa volete salvare con le fiaccolate e le marce funebri? Mettete la faccia per qualcosa di serio e importante una volta ogni tanto come fa la gente vera, i veri precari, disoccupati e operai che hanno capito che la lotta è una, e che il peso della fame, della povertà la sentono veramente e non come chi le usa solo come parole d'ordine per un proprio tornaconto personale!!! Per il lavoro per la salute e per l'ambiente!! Ma, a quanto ho capito, alcune delle associazioni, comitati, ecc. di Taranto ormai si sono date al commercio, al businnes dimenticando la via maestra. Spero che come me se ne accorgano presto anche le tante persone "confuse" o abbagliate e illuse da belle parole che però non porteranno a nulla se non a subire in silenzio e morire in silenzio senza neanche lottare, e quando dico lottare intendo lottare veramente, bloccare tutto e costringere questo governo ad intervenire seriamente a favore della popolazione con decreti di emergenza come è lo stato effettivo della situazione a Taranto.
Voglio concludere con una frase tratta da una canzone di F. De Andrè: "anche se vi sentite assolti siete lo stesso coinvolti", come si dice poche parole a buon intenditore.

FB














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