SULLA LETTERA DELL'AMIU
AI GIORNALI USCITA IL 18 MARZO 14
La risposta dell'Amiu ai fatti
denunciati
e documentati dallo Slai cobas sulle condizioni di lavoro alla
Pasquinelli fa affermazioni false, per dire solo che va tutto bene.
Primo, circa la questione del capannone. Nella lettera lo slai cobas NON
si dice affatto che gli operai lavorano nel capannone sequestrato per
l'amianto dalla Guardia di Finanza; quindi, perchè l'Amiu tira fuori
questo argomento? E' evidente che lo fa unicamente per cominciare a
dire che i lavoratori scriverebbero bugie anche sul resto.
Fermo restando che comunque questo capannone è nelle vicinanze di
quello in cui operano i lavoratori Pasquinelli, che il capannone sequestrato ha tutti i vetri rotti e
pertanto anche chi opera nei pressi può essere soggetto a respirare
fibre di amianto.
Secondo,
l'Amiu scrive che il rischio per la salute denunciato non è mai
stato oggetto dei periodici incontri che l'azienda fa con gli RLS, in
cui “mai
sono stati evidenziati rischi o situazioni del genere descritti
nella lettera...”. Un'affermazione a dir poco scandalosa che si
rivolta tutta anche contro gli RLS dell'Amiu di Cgil, Cisl, Ui, e non de L'Ancora di cui sono dipendenti gli operai Pasquinelli; essa dimostrerebbe solo come
questi rappresentanti dei sindacati confederali, come l'azienda, volutamente chiuderebbero gli occhi di fronte ai fatti e come quindi sarebbero pienamente
corresponsabili dei rischi che corrono i lavoratori - vorremmo sapere dagli Rls di cgil, cisl, uil Amiu se quanto affermato dall'azienda corrisponde al vero.
Detto questo, lo Slai cobas invece può dimostrare con decine e
decine di lettere, e mail la continua denuncia portata avanti in
tutti questi due anni su quelle condizioni di lavoro e su ogni
aspetto di rischio. L'anno scorso abbiamo anche segnalato e chiesto
l'intervento dello Spesal/Asl (purtroppo fatto in maniera molto
parziale), abbiamo chiesto vari incontri all'Amiu su questi problemi,
pochissimi ne abbiamo fatto – ma anche nell'ultimo del 7 marzo uno dei
temi era proprio la condizione di mancanza di sicurezza e di
pericolo salute alla Pasquinelli. Abbiamo poi più volte invitato il
pres. Cangialosi a venire a vedere con i suoi occhi - questo doveva
accadere il 13 marzo ma poi Cangialosi ha dato bidone; avevamo anche
preavvisato Cangialosi che gli avremmo portato foto e video.
Quindi come si può dire che l'”impianto è sicuro”?! Inoltre nella lettera l'Amiu nulla dice su tutto il resto dei pericoli segnalati dai lavoratori: i materiali costretti a toccare e di cui non si conosce la composizione, i flebocateteri pieni
di urina, gli scarti di medicinale, le siringhe piene di sangue, i cani gatti
e topi morti pieni di vermi, altre carcasse di animali, tufi e altro
materiale edile, ma anche dei rifiuti di macelleria che emanano odore
sgradevolissimo, ecc.
Certo dopo che foto e video sono usciti sui mass media, il 17
marzo, improvvisamente i lavoratori andati al lavoro hanno visto con
loro profonda meraviglia che era stato tutto pulito nel loro
capannone, tutto in ordine... Bene! Ma già il 18 era ricominciata la
sporcizia di sempre.
L'Amiu scrive che procede periodicamente alla derattizzazione. Sarà, ma i lavoratori non se ne accorgono, salvo trovare ogni tanto topi morti anche sul nastro, fermo restando che il video uscito è di questi giorni.
La risposta dell'Amiu poi nel finale, invece di fare mea culpa su
come non avviene la raccolta differenziata porta a porta a S.
Vito-Lama per responsabilità prima di tutto della stessa Amiu, e del
fatto che viene eseguita da operatori non formati, che tra l'altro
non passano nei giorni prestabiliti, non controllano il materiale (a
differenza di come invece facevano i lav. Castiglia, oggi
Pasquinelli); invece di leggersi le decine e decine di denunce fatte ripetutamente
dagli abitanti di questi quartieri e uscite sulla stampa locale, scarica ogni responsabilità
sugli "incivili abitanti", minacciandoli anche di sanzioni.
QUESTA RISPOSTA E' PREOCCUPANTE
VUOL DIRE CHE L'AMIU NON SOLO NON FA NIENTE A TUTELA DELLA SALUTE DEI
LAVORATORI PASQUINELLI MA RITIENE PURE DI ESSERE NEL GIUSTO.
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