Toccante udienza ieri al Tribunale per le centinaia di operai ammalati e morti di amianto nello stabilimento siderurgico.
Pur nella burocratica forma con cui venivano lette dal PM, a cui purtroppo si aggiungeva il basso volume dell'audio, era emozionante e doloroso, ma facevano nascere anche una forte rabbia, sentire le testimonianze degli operai ammalati di amianto sia nel periodo Italsider e poi Ilva/Riva.
Gli operai hanno raccontato come convivevano quotidianamente con l'amianto, lavoravano, perfino mangiavano durante le pause con l'amianto; quando chiedevano informazioni ai capi non avevano risposte ma solo richiami a continuare a lavorare.
Insieme agli operai diretti dlel'Ilva, le lavorazioni più a rischio le facevano gli operai delle Ditte dell'appalto.
Occorrerebbe che tutti conoscessero queste forti e tragiche testimonianze e noi faremo di tutto per averle e renderle pubbliche.
In questo processo vi sono 29 imputati sia di quando lo stabilimento era pubblico sia di quando è passato a Riva. Per Emilio e Fabio Riva sono stati chiesti 4 anni e 6 mesi. Questi sono accusati di omicidio colposo, violazioni delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro e l'omessa adozione di cautele per proteggere gli operai.
Ma, come all'eternit, dovrebbero essere accusati di omicidio volontario, perchè sapevano e non facevano nulla, sapevano e volutamente nascondevano agli operai che erano condannati ad ammalarsi e morire.
Nella prossima udienza del 7 marzo inizieranno le discussioni dei difensori di parte civile. Nel procedimento si sono costituiti i familiari di 31 operai morti.
Le altre udienze si terranno il 21 e 31 marzo, 11 e 29 aprile e l'ultima il 23 maggio.
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