C'è da notare come le dichiarazioni di Assennato dell'Arpa arrivino sempre per "tranquillizzare" e dire che "sta andando bene...".
Intanto l'annerimento in soli pochi mesi delle reti messe per "contenere" le polveri dei parchi minerali a pochi metri dai Tamburi, e che comunque arrivano fino ad una certa altezza (come si bloccano poi le polveri appena c'è un pò di vento?) è un angosciante dimostrazione di cosa devono respirare gli abitanti dei Tamburi. La realtà da entrambe questi fatti è che Bondi ha presentato il piano ambientale ma i tempi delle bonifiche effettive della fabbrica sono infiniti.
«Il valore del benzoapirene nel quartiere Tamburi di Taranto è stato nel
2013 uno dei più bassi d'Italia. Praticamente nullo». Giorgio
Assennato, direttore generale dell'Agenzia regionale per la protezione
ambientale della Puglia (Arpa), indica il dato medio annuale di 0,17
nanogrammi per metro cubo d'aria nel rione di Taranto più vicino
all'Ilva come segno dell'evidente miglioramento ambientale. Un dato
tanto più confortante, rileva, se si considera che il benzoapirene è uno
degli inquinanti più pericolosi in quanto associato al cancro. «Nel
quartiere Tamburi - spiega Assennato - monitoriamo le emissioni di
benzoapirene dal 2009 con la centralina installata in via Macchiavelli
alla quale, da marzo 2013, se ne è aggiunta un'altra nell'area della
scuola Deledda. Ebbene, le due rilevazioni sono sostanzialmente
sovrapponibili e portano alla stessa conclusione: 0,17 nanogrammi come
dato medio annuale a fronte di un valore limite di un nanogrammo. Adesso
abbiamo il quadro per tutto il 2013. Assennato aggiunge che anche Pm10 e Pm 2,5, altri inquinanti,
sono regrediti «mentre un lieve aumento, sul quale indagheremo, si
registra per il benzene. Siamo però sotto il valore limite di 5
microgrammi per metro cubo d'aria».
«Certo, so bene che questi dati sul benzoapirene sono la conseguenza di
un'Ilva che marcia a passo ridotto e che soprattutto ha spento sei
batterie su dieci delle cokerie. È evidente che il rischio di avere di
nuovo emissioni più alte c'è tutto qualora si dovesse tornare al
passato....
All'Ilva intanto, nell'ambito del programma di bonifica della fabbrica,
sono cominciati i carotaggi nella zona degli sporgenti portuali in vista
della successiva caratterizzazione ambientale. In attività anche la
prima delle otto benne chiuse ecologiche nell'area portuale prescritte
dall'Aia (investimento di 13,691 milioni) al fine del contenimento delle
polveri. Avviato, inoltre, lo scavo relativo al cantiere per la
copertura di uno dei parchi minerali, quello dell'agglomerato..." (Da Sole 24 Ore)
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