Ma l'aspetto positivo finisce qui. L'incontro che doveva vedere la
partecipazione di tutti capigruppo e assessori, ha visto la presenza solo dei
capigruppo del Pd, Gruppo misto e Italia dei valori, e dell'ass. Zaccheo, oltre
chiaramente l'Ass. Scasciamacchia che lo aveva organizzato, “naturalmente”
assente il Sindaco; ma anche questi sono venuti quasi con un'ora di ritardo,
solo dopo vari solleciti di Scasciamacchia, capitati quasi per “caso”, a
testimonianza del disinteresse verso l'emergenza lavoro.
Ugualmente non positivo il merito.
La delegazione Disoccupati Organizzati slai cobas
ha chiesto passi concreti, decisioni vincolanti su:
- l'occupazione nella raccolta differenziata e
ciclo rifiuti; siamo nettamente contrari che la raccolta differenziata venga
fatta dall'Amiu col suo personale, perchè quanto già sta avvenendo a S.
Vito-Lama è già un fallimento e dimostra ampiamente che l'Amiu non può fare una
raccolta differenziata porta a porta che costituisca anche un ritorno economico
per la città;
- i lavori di bonifica devono andare ai
disoccupati a partire da quelli dei quartieri inquinati, e a questo vanno
vincolate le ditte che devono fare questi lavori;
- anche nelle opere di cantierizzazione in corso o
in programmazione in città, il Comune deve porre la clausola dell'assunzione dal
bacino dei disoccupati di Taranto, così come alle grandi aziende commerciali in
prossimità di apertura su Taranto;
- i corsi di formazione sono utili e positivi se
finalizzati a questi lavori di bonifica, raccolta differenziata.
A fronte di questo da parte dell'amministrazione
comunale c'è tuttora o un muro, o un “non possibile”, o tentativi di fatto
impotenti verso Regione, Governo.
Davanti al fallimento dell'Amiu, il Comune che è
socio unico maggioritario si trincera dietro la decisione dell'Amiu che oppone
un NO secco ad affidare ad una gestione ad hoc la raccolta differenziata; mentre
su ogni passaggio i tempi si allungano all'infinito col rischio concreto che a
giugno – data termine per la penale regionale – verranno anche scaricati sui
cittadini altre tasse.
Sui lavori di bonifica e cantierizzazione,
assessori e capigruppo presenti si trincerano dietro la “legge” per non
vincolare appalti, concessioni edilizie e autorizzazioni alle ditte
all'assunzione dei disoccupati di Taranto. Nell'incontro sono stati indicati una
serie di lavori: prossimi appalti per i lavori ai Tamburi di ambientalizzazione
(scuole, parchi, area cimiteriale, tutta la zona case parcheggio) per cui sono
stanziati i fondi e per una parte sono già in corso gare di appalto; come altri
lavori su Taranto (risanamento città vecchia, ristrutturazione Palazzo Troilo,
Cinema Fiusco, Anfiteatro, altre opere edili, ecc.), come infine la stessa
apertura di grandi aziende commerciali (come Benetton, Conad, ecc.) le cui
richieste – ha comunicato l'ass. Zaccheo - dovrebbero essere sbloccate a Giugno,
MA senza un preciso vincolo – ha detto lo Slai cobas – questi lavori non
darebbero alcun ritorno in termini di occupazione per i disoccupati di
Taranto.
Sui corsi di formazione, si fanno solo timidi
tentativi verso la Regione che allo stato attuale dice che non ci sono più soldi
avendoli già dati per corsi di formazione a pioggia e totalmente inutili, e non
si pone con determinazione e in maniera ufficiale che questi sono i corsi
necessari e che questa formazione deve essere comunque fatta, soldi o non
soldi.
In questo senso ieri all'incontro abbiamo detto
che l'andata a Roma del 24 per il Tavolo per Taranto, come l'ulteriore andata a
Bari il 25 di Scasciamacchia per incontrarsi con l'assessore alla formazione,
non potranno portare novità positive se non c'è un forte, pubblico atto
formale di tutta l'amministrazione comunale e del sindaco.
Tenendo conto, poi, che sia il Comune, sia in
Regione e soprattutto al governo, non si mette all'OdG il lavoro ai disoccupati
ma al massimo solo il mantenimento di rapporti di lavoro precari. Lo Slai cobas
chiede invece chiaramente: la stabilizzazione e il miglioramento dei rapporti di
lavoro in corso e degli operai che già lavorano (es. pulizia nelle spiagge,
ecc.), e nuovi posti di lavoro legati a raccolta differenziata, bonifiche, nuovi
lavori di cantierizzazione; perchè non c'è guerra tra poveri, e vogliamo che si
crei nuovo lavoro a Taranto.
Solo al termine della riunione gli amministratori
hanno espresso la volontà di portare avanti insieme questa battaglia. Per cui il
Comune farebbe un incontro con le parti sociali, in particolare confindustria,
per fare un intesa di programma con cui poi chiedere al Prefetto di realizzare
un Tavolo istituzionale, mentre si farà un consiglio comunale monotematico
sull'emergenza lavoro.
I Disoccupati Organizzati slai cobas ritengono
però tuttora molto insufficiente questa volontà e azione del Comune: noi non
vogliamo andare da incontro a incontro senza che si esprima una posizione netta
e chiara da parte del Comune - cosa tuttora non avvenuta - sul fatto che: la
raccolta differenziata deve essere fatta dai disoccupati, i lavori di bonifica
devono creare occupazione per i disoccupati del quartiere, la formazione deve
essere fatta in funzione di questo, le ditte devono essere vincolate ad assumere
i disoccupati, ecc – questo vale sia verso la Confindustria, sia per il Tavolo
in prefettura; secondo, non vogliamo consigli monotematici passerelle di
politici, ma consigli in cui si decidano delibere vincolanti; né vogliamo che
attraverso questi incontri con “tutte le parti sociali” si dia voce a soggetti
sociali e sindacati confederali che nulla stanno facendo per il lavoro ai
disoccupati e che per es. sulla raccolta differenziata sono d'accordo con
l'Amiu.
Per questo, da parte dei Disoccupati Organizzati slai cobas permane un'opposizione alla attuale politica e metodo del Comune, espressi anche dalla assenza che continua del Sindaco.
Per questo, da parte dei Disoccupati Organizzati slai cobas permane un'opposizione alla attuale politica e metodo del Comune, espressi anche dalla assenza che continua del Sindaco.
E per questo nei prossimi giorni metteranno in
campo altre iniziative di lotta.
DISOCCUPATI ORGANIZZATI SLAI COBAS – slaicobasta@gmail.com
– 3475301704
TA. 22.3.14
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