"Per il primo cittadino "ipotizzare condizionamenti mafiosi all’interno dell’Amministrazione comunale è di una volgarità e cattiveria che offende l’ente. Chi insinua questo – ha detto Stefano – dimostra di non volere bene alla città".
Il Sindaco Stefano che fa l'offeso, e difende il Comune, anche solo per questo deve andare via!
La "volgarità e la cattiveria" è quella di un'amministrazione che resta abbarbicata nei suoi scranni!
Stefano, come in altri casi, la mette sul sentimentale, per non rispondere a precise questioni sull'appalto del Magna Grecia, ma anche su altri appalti che stranamente vengono fatti al solo scopo di favorire ditte o personaggi o non fatti, soprattutto quelli che servono veramente alla città, e che restano nel cassetto per anni.
O per non rispondere sulle gravi responsabilità politiche sue, della giunta per il caso di Giuseppina Castellaneta, moglie e cognata dei Michele e Nicola De Vitis capi del clan mafioso e conosciuti già come "nomi pesanti della male storica". Boss che ogni tanto di facevano vedere anche durante le sedute del consiglio comunale. Nicola è un boss della vecchia criminalità organizzata che ha scontato una condanna per l’omicidio di Cosima Ceci, la mamma dei Modeo, e ora viene accusato di essere il mandante dell’omicidio di Tonino Santagato. Una Consigliera che non solo resta al suo posto anche ora, ma che dice: "Difenderò, con tutta la mia forza di madre e di
moglie, la mia famiglia e mio marito. Sono sicura – afferma la cognata
del boss – che la magistratura ci renderà giustizia".
Il Sindaco Stefano non poteva non sapere. E sorgono spontanee alcune domande.
Non sarà perchè sapeva bene di questi intrecci che Stefano portava la pistola? Giustificandola invece per le "minacce" che avrebbe subito da chi protestava per il lavoro, per la casa...
Non sarà per questo clima malavitoso che i vigili di questo Comune agiscono da parte loro come altrettanto mafiosetti che devono difendere il loro boss/sindaco?
Nessun commento:
Posta un commento