COMUNICATO DEL COMITATO DEI LAVORATORI TCT:
Ieri i lavoratori TCT con lo
slogan "IL PORTO DI TARANTO NON DEVE MORIRE", si sono incontrati ai
cancelli della Tct per mostrare il dissenso più totale nei confronti
delle Oo.Ss., le quali hanno inviato un documento dove delegittimano
ogni forma di protesta o manifestazione fino alla fine del mese di
ottobre, nonostante 2 giorni fa 'le richieste dei lavoratori iscritti e
non erano ben altre’.
"IL PORTO DI TARANTO NON
DEVE MORIRE" chiedeva infatti di continuare con il presidio,di
sollecitare la convocazione a Roma per il tavolo interistituzionale (che
ad oggi non risulta ancora pervenuta nessuna nota in merito).
Richieste queste legittime e non oltraggiose ed offensive nei confronti di nessun "attore" di questa vicenda, al
contrario del citato documento che le Oo.Ss. hanno inviato al Questore e
al Prefetto di Taranto che riteniamo offensive nei nostri confronti.
Questo dimostra la divergenza che vi è tra noi lavoratori TCT e le Oo.Ss. che al contrario dovrebbero garantire il sacro santo diritto a manifestare così come sancito dalla costituzione italiana.
I
lavoratori in CIG Straordinaria per tali motivi sono furiosi perché non
soltanto l'azienda non da la possibilità di lavorare a tutti ma devono
anche fare i conti con le Oo.Ss. che evidentemente non riescono la
drammaticità di perdere un posto di lavoro. Non si può non citare i tre
dipendenti che hanno fatto un gesto forte e sicuramente folle ma questo è
senza dubbio frutto della disperazione e del senso di abbandono.
Quindi
è incredibile ,sconcertante e deludente che i sindacati non riescano a
capire una situazione così difficile. I tre ragazzi hanno tutta la
nostra solidarietà e tanto per intenderci le conseguenze di quel gesto
potevano essere altre e quindi non vanno assolutamente condannati ma
bensì capiti. Parliamo poi delle Oo.Ss. che hanno RSU scaduti ormai da
diverso anni ma questo è un'altra storia al momento meno importante.
Nelle
prossime ore noi del comitato "IL PORTO DI TARANTO NON DEVE MORIRE"
presenteremo a sua Eccellenza Il Prefetto un documento con delle firme
con le quali andremo a spiegare il perché noi intendiamo continuare il
Sit-in in permanente in autorità portuale. Perché purtroppo dobbiamo
legittimarci prendendosi le nostre responsabilità. Noi lo faremo
pacificamente così come avviene dal 24 settembre .
Nel frattempo
chiediamo a tutti le istituzioni ai vari livelli di fare pressione
perché anche se in questi gg c'è stata una bella notizia ovvero la
sentenza del TAR che difatto accelera i lavori la stessa non è
determinante. Ora la questione davvero imprescindibile è quella di
capire le vere intenzione degli azionisti Hutchison ed Evergreen che
controllano Tct , quindi preghiamo e rinnoviamo il nostro invito al
Comune, Regione, Provincia, Prefetto ed Autorità portuale affinché
sollecitino fortemente al più presto questo tavolo Romano all'attenzione
della Presidenza del Consiglio dove tutti faranno quadrato e capire
realmente e concretamente il nostro futuro occupazionale.
Nel
frattempo oggi voci ci dicono nuovamente che il booking per Taranto è
stato ancora una volta arrestato; in buona sostanza le prenotazioni per
il porto di Taranto non ci sono né in entrata ne in uscita. Altre voci
ci dicono che la nave shuttle bus per il Pireo ha un contratto in
scadenza fine ottobre al contrario dell'accordo sottoscritto in
Prefettura da parte di Tct che garantiva i cosiddetti
traffici locali.
Per tutti questi motivi "IL PORTO DI TARANTO NON DEVE MORIRE ".
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