Questa mattina decine di lavoratrici delle pulizie degli asili hanno partecipato all'assemblea/presidio sotto Palazzo di città, organizzata dallo Slai cobas per il sindacato di classe, per dire basta all'attesa di promesse di aumento di un orario di lavoro vergognoso, sotto anche ai minimi contrattuali e ad un salario da fame.
Alle 11 vi è stato un incontro con la coordinatrice dello slai cobas, una folta delegazione delle lavoratrici e l'Ass. Zaccheo.
Nell'incontro è emerso che occorrerebbe ancora e ancora attendere verso fine anno il nuovo appalto, che prevede oltre le pulizie anche attività di ausiliariato (ma, in realtà si tratta di una "regolarizzazione" visto che già da tempo le lavoratrici svolgono, non ufficialmente, mansioni di ausiliariato, senza un riconoscimento neanche economico). Viene pertanto rinviato all'assegnazione dell'appalto la verifica di ampliamento delle ore, MA SENZA DARE CERTEZZE. Il Comune non dà certezze sui tempi, sulla quantità dell'incremento di ore, e questo nonostante vi sia stata l'approvazione del bilancio. Siamo, quindi, ancora e sempre a promesse e possibili progetti futuri. Una cosa sola è stata detta chiaramente: che l'aumento comunque, quando e se ci sarà, sarà molto minimo, l'Ass. Zaccheo ha risposto infatti nettamente NO alla nostra richiesta di aumento a 20 ore settimanali.
Per questo, a fronte di questo ennesimo rinvio lo Slai cobas, come già annunciato, nei prossimi giorni avvierà lo stato di agitazione nelle scuole dell'infanzia.
*****
PER FAR COMPRENDERE DA QUANDO TEMPO LE LAVORATRICI ASPETTANO UN CONTRATTO MINIMAMENTE DIGNITOSO FACCIAMO UN PO' DI CRONISTORIA
Agli inizi del 2012 vi era un
progetto di delibera, da noi visto, del precedente dirigente della pubblica Istruzione del comune, che rimase congelato in attesa della sentenza del Tar sul
mantenimento dell'appalto alla Ditta Trial, poi confermato. Questa delibera
indicava il passaggio a 20 ore settimanali, in applicazione anche
dell'indirizzo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per
l'infanzia e l'attenzione all'igiene dei bambini - indirizzo quanto
mai attuale a Taranto per l'inquinamento Ilva e industriale che
colpisce anche le scuole. Ma anche, disse lo slai cobas, in applicazione di tabelle
ministeriali che indicano un rapporto metri quadri da pulire/uomo
e tempo che va ben oltre il tempo esistente, tra l'altro tenendo
conto che non si tratta di pulire solo pavimenti, ma tutti gli arredi
e suppellettili.
L'o Slai cobas denunciò che l'orario effettuato dalle lavoratrici va contro gli
stessi minimi posti dal CCNL multiservizi, che parla di almeno 14 ore
settimanali, ma soprattutto in contrasto con l'art. 36 della Costituzione, che recita: "Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione
proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e
in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia
un'esistenza libera e dignitosa".
Le 94 lavoratrici delle scuole per l'infanzia, prendono circa 250
euro al mese lavorando solo 1 ora e 50 minuti al giorno; quindi,
stanno totalmente al di sotto di un’esistenza libera dignitosa per
sè e per la propria famiglia! Infine, non viene rispettata
neanche la "retribuzione proporzionata alla qualità del
lavoro", visto che le lavoratrici vengono retribuite per le
mansioni di pulizia, mentre in realtà svolgono in maniera permanente
molte mansioni di ausiliariato.
SU QUESTO L'ANNO SCORSO ABBIAMO FATTO
UN ESPOSTO IN PROCURA.
A luglio 2012 mentre il Comune
non applicava neanche la bozza di delibera di aumento delle ore,
nello stesso tempo, con un altro appalto il Comune affidava ad
un'altra cooperativa parte delle mansioni di ausiliariato che
facevano le lavoratrici delle pulizie della Trial. Perchè questo,
che tra l'altro diventa spreco di soldi pubblici?
ANCHE SU QUESTO C'E' UN NOSTRO ESPOSTO
IN PROCURA
Ad Aprile 2014 c'è stato un incontro informale tra le rappresentanti dello Slai cobas dell'appalto pulizie negli asili comunale e il precedente Ass. Scasciamacchia.
Questi riferiva che il Comune di Taranto stava lavorando affinchè le ore di lavoro fossero aumentate con l'aggiunta di 45 minuti al giorno, per arrivare successivamente a 3 al giorno.
Questo aumento delle ore doveva partire dal nuovo contratto di appalto, quindi presumibilmente da settembre.
Ma le lavoratrici rappresentanti dello Slai cobas allora hanno dichiarato di non essere d'accordo, perché quei 45 minuti in più non sono altro che una regolarizzazione dei minimi di orario previsti dal CCNL multiservizi; un aumento, quindi, fatto più per mettere il Comune al riparo da denunce e ricorsi che per migliorare realmente la condizione di lavoro delle lavoratrici.
Tra l'altro hanno spiegato all'assessore che trattasi da un lato di un servizio che deve essere garantito per tutta la giornata e dall'altro che esso, svolgentesi in stretto rapporto con l'attività di educatrici e bambini, deve essere considerato non solo di pulizie ma di ausiliariato a tutti gli effetti. Su questo l'assessore ha riferito che sono state fatte rientrare nel capitolato alcune mansioni di ausiliariato.
Il
4 giugno 2014 si
va indietro anche alle cose dette da Scasciamacchia. C'è un incontro alla presenza della dott.ssa Zolfarelli. Poche e
deludenti le novità che riguardano il prossimo appalto. Verranno stanziati 50.000 euro in più sui 750.000 già preventivati
dalla P.A. che in orario lavorativo si trasformeranno in circa 10/12
minuti da aggiungere all' 1.50 minuti giornalieri, restando comunque
al di sotto delle 14 ore settimanali previste dal ccnl.
La
dott.ssa Zolfarelli ha chiaramente spiegato che ci vorrebbero almeno
150.000 euro per portare tutte e 94 lav. all'orario minino
contrattuale, risorse che dovrebbero essere autorizzate dalla parte
politica; presente all'incontro anche il vicesindaco Lonoce che si è
preso l'impegno di parlare del problema con il sindaco Stefano.
Noi
dello slai cobas abbiamo sottolineato come le lavoratrici da sempre
svolgano mansioni di ausiliariato, il diritto ad averne il
riconoscimento
col giusto parametro
e come quest'ultimo giustifichi il fatto che l'organico impiegato in
tali mansioni non sia in esubero; visto che il personale ausiliario
è venuto meno da molto tempo ed è stato sostituito in ogni sua
funzione da quello delle pulizie.
L'11
settembre 2014 l'Ass.
Zaccheo spiega che grazie al servizio di ausiliariato il budget è salito
da un milione e mezzo di euro dell'appalto in corso a 1 milione e
840.00 circa per quello che dovrebbe partire, dopo la proroga, da
gennaio 2015 e che l'impegno prossimo sarà di trovare un secondo
20% di risorse su quel milione e 840mila euro da inserire nel
bilancio di fine ottobre portando questa cifra a 2 milioni e rotti,
che in termini di estensione lavorativa si arriverebbe quasi a tre
ore pro lavoratore.
Quindi,
dovremmo aspettare fino alla prima metà di novembre per sapere del
bilancio.
Lo Slai cobas,
comunque, resta non
d'accordo su queste soluzioni rappezzate e ancora al di sotto delle
effettive necessità di lavoro e del pieno riconoscimento di tutto
il lavoro.
E la lunga storia ancora continua.... ORA BASTA!
Nessun commento:
Posta un commento