giovedì 30 ottobre 2014

Solidarietà agli operai della Thyssen di Terni

                          Tutele crescenti...


L'avevamo detto: Il governo Renzi ha deciso di dare un segnale forte a padroni europei, italiani concentrando l’attacco alla classe operaia e ai lavoratori e lo fa con stile moderno fascista.

Ieri, con la carica agli operai della ThyssenKrupp di Terni della polizia si è visto pienamente in azione questo attacco.

"Man­ga­nelli con­tro ope­rai e sin­da­ca­li­sti che cer­cano di difen­dere la sto­ria indu­striale ita­liana...
I cin­que­cento delle Ast di Terni che arri­vano in pull­man dal pre­si­dio e dallo scio­pero a oltranza che va avanti da otto giorni. Alle undici vanno a pro­te­stare sotto l’ambasciata tede­sca, l’idea è quella di chie­dere un inter­vento diplo­ma­tico per fare pres­sione diret­ta­mente sulla Thys­sen­Krupp di Essen, pro­prie­ta­ria con­tro­vo­glia delle Accia­ie­rie spe­ciali di Terni.
Una dele­ga­zione viene rice­vuta... Poi però arriva un comu­ni­cato uffi­ciale dell’ambasciata. Strin­ga­tis­simo e assai gene­rico. La rab­bia degli ope­rai sale. Tutti insieme i dele­gati di Fim, Fiom, Uilm deci­dono di andare sotto il vicino mini­stero dello Svi­luppo per chie­dere garan­zie dal governo e capire come pensa di far cam­biare idea a una pro­prietà che sem­bra aver già deciso per la dismis­sione delle accia­ie­rie fon­date nel 1884.
La piazza è cir­con­data su tutti i lati dalle forze dell’ordine in uno spie­ga­mento già esa­ge­rato per poche cen­ti­naia di lavo­ra­tori. I sin­da­ca­li­sti si accin­gono a chie­dere ai poli­ziotti di poter scen­dere verso via Veneto. È un attimo. Parte un ordine e i man­ga­nelli ini­ziano a muli­nare. Il tutto dura un minuto e mezzo. Sulla strada rimane il san­gue degli ope­rai e dei sin­da­ca­li­sti, tutti Fiom...".
(Da Il Manifesto)

Un attacco virulento, totalmente gratuito, voluto e cercato, che non ha altro motivo che il fatto che stesso che degli operai stessero lottando "pretendendo" di difendere il loro posto di lavoro "fisso" - come si permettevano?! Proprio ora che Renzi ha dichiarato che il "posto fisso" non c'è più...

Questo governo arrogante, stupidamente pericoloso, vede "rosso" e attacca, con le parole e con le "azioni" tutto ciò che si presenta a "sinistra", che si presenta in lotta, mentre vede i suoi pari a destra; sempre più l'humus da dittatorello, di memoria craxiana, si estende a tutti i suoi accoliti.

Ieri anche il più apparentemente "tranquillo" e diplomatico sottosegretario Del Rio è uscito dal suo fair play, e ha dichiarato: 
"Non gettiamo la croce addosso a nessuno finchè non sarà chiara la dinamica dell'episodio. Quello che mi sento di dire è che gli operai stavano facendo il loro mestiere difendendo il posto di lavoro. E i poliziotti facevano il loro. Anche gli agenti sono dei lavoratori".
Ognuna di queste parole è pregna di insolenza offensiva! 

Gli operai che lottano "stanno facendo il loro mestiere"? Come degli attorucoli? A cui al massimo si dà uno sguardo di sfuggita?
Operai e poliziotti, ognuno faceva il loro? Mettendo sullo stesso piano chi lotta per i diritti e chi manganella contro questi diritti! Quindi si ammette che il "mestiere" dei poliziotti è quello di caricare, manganellare gli operai che lottano, come intossicare con micidiali lacrimogeni ogni manifestazione che disturba il governo e i padroni...
Se non fosse tragico sarebbe perfino ridicolo. 
Ma siamo ad una esplicito annuncio che anche in futuro gli operai che lotteranno per salvare il lavoro (e oggi sono tantissimi) saranno sicuramente caricati dai poliziotti che fanno il "loro mestiere".
Sulla stessa scia, Alfano dice: "Quella di oggi è stata una brutta giornata per tutti". Per tutti? NO, solo per gli operai!
Chiaramente l'hanno fatta un pò grossa e Renzi deve correre un pò ai ripari e manda la Ministra Guida a gestire una situazione paradossale e imbarazzante. 
MA L'ORDINE DI CARICARE E' PARTITO DALL'ALTO...!

MA QUESTO, NONOSTANTE LE TESTE ROTTE CHE FANNO ECCOME MALE, E' ANCHE UN BENE!


Queste cariche hanno fatto incazzare ed aprire meglio gli occhi a tanti altri operai: allora vogliono la guerra? Dicevano alcuni operai dell'Ilva questa mattina all'entrata.
Le vertenze in atto di fabbriche, di tanti posti di lavoro sono decine e decine, e ora gli operai sanno meglio che non basta chiedere diritti e giustizia, ma si devono scontrare con un governo che per togliergli il "posto fisso", l'art.18, tutto lo Statuto dei Lavoratori, manda prima di tutto i manganelli della polizia ad "incontrarli".
La protervia di Renzi e delle sue fans del Pd (vedi Pina Picierno) che fanno le star in televisione, butta stupidamente benzina sul fuoco, dividendo il fronte sindacale, finora compatto a frenare i lavoratori.
L'incontro fatto oggi per Terni, è poi di fatto un'ammissione che se gli operai non pongono un problema di "ordine pubblico", possono stare anche mesi a mobilitarsi, ma sono invisibili; quando, loro malgrado, diventano un problema di "ordine pubblico" diventano visibili, fanno notizia e il governo deve fare qualcosa - ma chiaramente non è che per essere visibili gli operai si devono sempre prendere le manganellate...! Ma essere un "pericolo", SI.

E QUESTO E' BENE CHE LO CAPISCANO ANCHE GLI OPERAI DI TARANTO!

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