comunicato stampa
Le elezioni RSU alla Cementir avevano un solo
nemico per azienda e sindacati confederali - lo slai cobas - sapendo bene che
con lo slai cobas con tutti i diritti sindacali esercitabili,
finisce la pacchia in azienda
di una situazione in cui l'azienda dispone e i sindacati
acconsentono e pilotano i lavoratori.
Poteva andargli male, questa volta, dato
che nonostante tutti gli ostacoli e pressioni, su cui abbiamo un lungo elenco
di fatti che stiamo denunciando per così dire in separata sede, lo slai
cobas si è presentato ed è risultato il secondo sindacato alla pari della
CISL e più forte della UIL, ma la commissione elettorale con il parere
contrario dello slai cobas ha deciso che ci sono voti di serie A e voti di
serie B e che a parità di voti e preferenze complessive, vince la
CISL!! Abbiamo fatto il ricorso e i signori della commissione elettorale
senza lo slai cobas lo hanno rigettato e quindi ci costringono probabilmente
ad andare avanti.
Ma il problema non è questo, il
problema che sul corpo caldo delle elezioni RSU si è firmato in fretta e
furia la nuova cassaintegrazione. Una cassaintegrazione agonia, di una
chiusura pilotata e annunciata. Mentre i padroni Cementir sbandierano
profitti. Cassa integrazione che firmano cgil, cisl - che pure risulta alla pari
con lo slai cobas - uil che è meno presente dello slai cobas... Bravi, bravi..
Ma se pensano che ora la festa è finita andate in
pace, si sbagliano! Gli operai slai cobas stanno affrontando la discussione
interna, dopo la inevitabile delusione e ben presto torneranno in azione e
all'attacco.
Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
slaicobasta@gmail.com - 347-5301704
1
ottobre 2016
Si riportano parti del ricorso dello Slai
cobas:
"... RICORSO avverso la decisione assunta da 3 componenti della
Commissione elettorale (esclusa il membro della CE dello Slai cobas) di
attribuire un delegato eletto alla lista Filca Cisl, sulla base di
motivazioni non regolamentari.
Si ricorda che sia la lista SLAI COBAS
sia la lista FILCA CISL hanno preso esattamente lo stesso numero di voti di
lista: 10. Ugualmente, entrambe le liste hanno complessivamente ottenuto lo
stesso numero di preferenze: 10.
Per quanto sopra rappresentato, si fa
presente che in base al regolamento per le elezioni delle RSU, in caso di
parità di voti o parità di resti riportati da liste diverse, i seggi vengono
attribuiti alla lista che ha ottenuto complessivamente il maggiore numero di
preferenze.
Nel caso in questione risultano sia parità di voti di lista
che parità, complessivamente, di preferenze ai candidati.
Pertanto, la
decisione di cui al verbale del 17.9.2014, non ha alcun supporto di legittima
motivazione.
Nella nota a verbale, infatti, si fa riferimento all'art.11
"Preferenze" comma 4 pg, 15 e 16 del testo unico del 10.1.2014. Questo
articolo e comma parlano di modalità di indicazione delle preferenze di
candidati al momento del voto e non di "attribuzione dei seggi" di cui invece
parla l'art.18 1° e 2° comma, che così recita: "Nell'ambito delle liste che
avranno conseguito un numero di voti sufficienti all'attribuzione dei seggi,
i componenti saranno individuati seguendo l'ordine dei voti di preferenza
ottenuti dai singoli candidati e, in caso di parità di voti di preferenza, in
relazione all'ordine di lista".
E' palese che quanto sopra riportato
si riferisce solo alla "parità di voti di preferenza" in una stessa lista -
non certo alla parità di preferenze di candidati tra liste
diverse.
Nel caso in questione, ci troviamo pertanto di fronte a due
liste, Slai cobas e Filca cisl, che si trovano con parità di voti di lista e
parità di voti di preferenza.
A questo punto non si può
arbitrariamente attribuire a una delle liste, nel caso concreto alla Filca
cisl, l'elezione del candidato.
In questa situazione, in altre realtà i
sindacati confederali stessi, nonché l'Aran, a fronte di questo caso
scrivono: "Il regolamento elettorale non chiarisce il caso in cui si
verifichino contestualmente parità di voti alla lista e parità di preferenze
ai candidati", e demanda alla commissione elettorale di trovare la soluzione
più opportuna...".
Quindi andava riconvocata la Commissione Elettorale nella
sua interezza. Cosa che non è stata fatta.
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