L'Arpa
in generale a noi non ha mai convinto, Assenato meno che mai, sta
bene dove sta con gli inquisiti del processo Ilva. Le polemiche tra
Arpa e ambientalisti ci interessano fino ad un certo punto: guerre di
dati e guerre di persone, che invece di far chiarezza rendono ancor
di più tutto confuso.
Quello
che però è vero è che ogni volta che l'Arpa parla bisognerebbe
mettere mani alla pistola, perchè le sue dichiarazioni finiscono
sempre per essere attenuative della gravità dei problemi e
giustificative dell'azione di aziende, governo, ecc.
Ora
ci dice, per esempio, che i dati sugli agenti inquinanti sono confusi
e deformati in peggio dalle “polveri africane trasportate dal vento
del Sahara”. E qui sforna una massa di dati che ci dovrebbe
convincere di questo.
Sembra
che le polveri del Sahara abbiano deciso improvvisamente di venire
tutte a Taranto, che i venti ci vogliano male... Francamente vorremmo
che l'Arpa ci rispondesse a precise domande: che sta succedendo dai
parchi minerali? Dalle emissioni comunque che si ripropongono
dall'Ilva, dall'Eni, con relativi gas che stanno continuando come
prima.
Ma il
problema resta sempre quello, finchè continuano le guerre dei dati o
le denunce dai concerti senza che le masse vengano realmente
mobilitate con l'organizzazione e la lotta, continueremo ad assistere
a questo teatrino che non diverte, ma che accompagna la “morte”.
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