mercoledì 1 ottobre 2014

Stefano in consiglio fa l'ennesimo teatrino: mi dimetto ma resto...

Stefano ieri ha dato vita in consiglio comunale all'ennesima patomima provocata dalla richiesta di dimissioni fatta da Bonelli, secondo il quale non esisteva più una maggioranza in consiglio. Stefano è andato a prendere il modulo di dimissioni dicendo che “la lettera è già pronta, se la maggioranza vuole mi dimetto”. Come se non bastasse la constatazione che alle cosiddette “elezioni” provinciali, prima la sua maggioranza non l'ha voluto candidare, poi Stefano ha sostenuto Lo Pane e buona parte dei consiglieri della sua maggioranza ha votato Tamburrano.
Ma quando Stefano dice che si vuole dimettere è sempre una balla. Quello che invece è certo che da questo Sindaco, da questa Giunta, ma anche da tutto il consiglio comunale, non esce fuori niente su case, reddito, lavori, servizi sociali, risanamento dei quartieri, spazi sociali per l'enorme quantità di giovani che in questa città, sia pure sotto le “bandiere” equivoche di varie sigle, pretendono di farsi sentire, contare, cambiare. Siamo invece di fronte a tutto un Comune impegnato sui problemi dei commercianti – che peraltro non risolve – e su piani e lavori oscuri (vedi Cimino) in cui girano soldi, interessi di vario genere.

Ma noi non siamo perchè Stefano se ne vada per una congiura di Palazzo, ma perchè venga “dimesso” dalle lotte. Solo così si può cominciare a parlare di cambiamento. Altrimenti il risultato anche di queste congiure di Palazzo sarebbe all'insegna di “togliere Stefano per mettere uno come o peggio di lui”. 

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