La conclusione del concertone è stata questa:
Michele Riondino: "La politica? Ci pensiamo tutti i giorni ad una proposta politica, non lo nascondo. Io ho strappato la tessera elettorale ma non ho rinunciato definitivamente al mio diritto di voto. Però non sono più disposto a regalarlo ai partiti. Io spero che il contributo di Accoriti (sindaco di Messina) serva a Taranto e alla galassia di associazioni per darci un'idea, un imput per farci unire in una proposta politica che poi potrà governare la città".
Aldo Ranieri del Comitato Liberi e pensanti: "apre all'ipotesi politica: "Rispetto a prima ne stiamo parlando. Avremmo voluto coinvolgere la gente quotidianamente ma le masse si presentano solo con il primo maggio (ma non ci risulta che queste masse vengano chiamate in altri periodi dell'anno - ndr)... Noi dobbiamo fare le scelte giuste per questa città, non c'è tempo da perdere...". Chiede il giornalista: "Eventuale mirino sulle prossime amministrative?"... Ranieri: "Non è certo perchè altrimenti avremmo lanciato il messaggio dal palco del primo maggio quindi non posso dire di sì. Non dico nemmeno di no perchè ci siamo stancati di essere governati da questi personaggi".
E un'altra conclusione l'hanno data i Subsonica venuti a Taranto, che in facebook hanno scritto: "Taranto, 200.000 persone auto organizzate, si interrogano sulla devastazione ambientale, sulle contraddizioni, sui ricatti lavorativi. Si parla di futuro, salute e ancora futuro. Oltre i partiti, oltre i sindacati. Si fa anche tanta musica. Milano: 200 narcisisti sfasciano vetrine a favore delle telecamere. Qual'è la vera notizia?".
E così il concerto di Taranto diventa
la "via alternativa alla lotta"!
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