Il Quotidiano di Taranto sulla morte del padre di Carmela
TARANTO - Si è spento Alfonso Frassanito, padre di Carmela Cirella, la ragazzina di 13 anni che si uccise nel 2007 a Paolo VI dopo essere stata violentata. Il padre della ragazzina, per ricordare la 13enne, aveva fondato l’associazione “Iosocarmela”. Frassanito si è battuto in Tribunale per ottenere la condanna degli uomini che avevano abusato di Carmela. E aveva contestato la sentenza per tre minorenni, anche loro accusati di violenza sulla ragazzina, definito con la messa alla prova.
Il Movimento femminista proletario rivoluzionario (Mfpr) di Taranto, che ha sempre supportato il patrigno di Carmela, ricorda in una nota che «Alfonso si è battuto dal 2007 infaticabilmente a Napoli, a Taranto, in ogni città dove poteva parlare della figlia, ma soprattutto nelle fredde e lunghe udienze dei Tribunali per la verità e giustizia per Carmela: violentata dagli uomini e uccisa dallo Stato (come abbiamo subito detto), da quelle istituzioni che, non credendo a Carmela, l'avevano violentata a loro volta con psicofarmaci e, rinchiudendola in istituti, portandola al suicidio». La morte di Frassanito, secondo il Mfpr, «certamente è legata a filo doppio a queste sofferenze, al dolore della figlia stuprata e "uccisa", alle vessazioni di processo infiniti, alle "pugnalate" di sentenze vergognose che, come la prima verso tre minorenni, si è conclusa con il "perdono" verso gli stupratori, alle bugie e infamie che doveva sentire».
Nessun commento:
Posta un commento