Non
ha retto all’inguaribile dolore che prova un genitore quando la
propria creatura viene martoriata non solo prima, ma anche dopo la
sua morte, così come è accaduto a Carmela, suicidatasi in seguito
alla violenza sessuale subita e alla
complicità
delle istituzioni, e derisa dal suo stupratore e dall’avvocato
difensore di quest’ultimo, durante le udienze.
Ma
la cosa altrettanto barbara, insopportabile, è che questo stato
STUPRATORE ed ASSASSINO assolve i Carnevale mentre processa chi
giustamente si indigna, si ribella e chiede giustizia, così come ha
fatto pure Alfonso Frassanito unitamente a Margherita Calderazzi
rappresentante del MFPR e coordinatrice nazionale dello SLAI Cobas
per il sindacato di classe.
Contro
tutto ciò, nello scorso mese di gennaio, le lavoratrici del
Policlinico di Palermo, come donne e mamme, inviarono una lettera al
tribunale di Taranto, con la quale si dichiaravano COLPEVOLI dello
stesso “reato” di cui sono stati accusati Frassanito e
Calderazzi, avvertendo che
“gli
stupratori ed i loro ripugnanti ed abominevoli difensori di fiducia
DEVONO PREOCCUPARSI SERIAMENTE del disgusto, della rabbia e
ribellione delle donne, che prima o poi metteranno fine a questo
sistema, a questa società maschilista e misogina, che assolve o
condanna a pene irrisorie gli stupratori, mentre processa chi si
ribella e lotta contro questa barbarie, contro la violenza sessuale,
il femminicidio ed ogni violenza sulle donne”.
Per
ogni donna uccisa, stuprata ed offesa, siamo tutte parte lesa!
Per
le donne e i proletari uccisi non basta il lutto, pagherete caro,
pagherete tutto!
17.05.2015
Lavoratrici
SLAI Cobas s.c.-Policlinico
Nessun commento:
Posta un commento