giovedì 7 maggio 2015

Dagli operai della Pasquinelli: "La vostra negligenza ci sta ammalando"

Come al solito dobbiamo ripetere svariate volte le cose prima che qualcuno se ne renda conto.
Voglio riprendere il discorso AMIANTO alla Pasquinelli dove la storia si ripete e si ripeterà sempre fino a quando non cambia il modo di concepire la raccolta differenziata.
Noi operai che lavoriamo sull'impianto di selezione sappiamo bene cosa significa raccolta differenziata e di certo non comprende l'amianto, materiale molto pericoloso per la salute umana. Basti pensare che un solo "gancio", termine per definire la microfibre d'amianto, se inalato o ingerito provoca malattie mortali come l'asbestosi. 
Ebbene negli ultimi periodi questo problema è diventato quasi quotidiano. Sì, perchè nell'impianto, diviso in zone, c'è la zona di scarico (anche qui è presente un operaio rastrellista il quale viene praticamente investito e respira tutte le polveri anche di amianto quando il multimateriale viene mischiato con la pala meccanica) dove i camion e i daily scaricano materiale della raccolta differenziata e multimateriale (tra cui siringhe, animali morti, scarti di macelleria, scarti ospedalieri, urina, sangue, e chi più ne ha più ne metta) mischiando il tutto e quindi vanificando il lavoro dei cittadini (quindi non dovrebbero essere sanzionati i cittadini ma prima di tutto il comune e poi l'amiu).
Ma non basta. Come dicevo prima, nell'ultimo periodo gli operai tra una puntura di siringha e un taglio sono esposti pericolosamente a contatto diretto con amianto in varie forme solido, mezzo solido e sbriciolato (non ci fanno mancare niente, perchè devo dire...). 
E', pertanto, inaccettabile e inamissibile pensare di continuare su questa strada. 

Gli operai della Pasquinelli chiedono che vengano prese misure di emergenza e straordinarie in merito a questi gravi fatti che mettono in serio pericolo la salute e la sicurezza di tutti gli operai che non devono pagare con la loro salute o con la loro vita le gravi negligenze e inottemperanze dell'Amiu! 
Pertanto in qualità di RLS chiedo che vengano prese da subito tutte le necessarie forme di controllo all'atto di scarico del materiale da parte dei mezzi anche aprendo le buste e bustoni per controllare il contenuto così da impedirne l'arrivo sul nastro dell'amianto.

Un altro argomento da affrontare riguarda la bonifica che viene effettuata da parte dell'amiu allorchè si trovano pezzi di amianto sul nastro. L'Amiu si rivolge alla ditta Chemipul per effettuare la bonifica del nastro. Ebbene, noi per logica diciamo che è una bonifica molto parziale col rischio di essere inutile, perchè il problema è a monte, ovvero dove viene scaricato (zona di scarico) il materiale/amianto.
E' sciocco continuare a pagare 4000 euro (come disse ultimamente nell'incontro in provincia) per effettuare una bonifica che non serve a nulla, quando occorre togliere tutto il carico di multimateriale contaminato che ancora si trova nella zona di scarico.
Chiaramente l'intervento principale sarebbe di non far proprio arrivare l'amianto nel capannone della Pasquinelli e di iniziare a concepire la raccolta differenziata in maniera giusta e corretta anche nei confronti dei cittadini che pagano la tassa. 
La salute signori dell'Amiu e signori delle istituzioni locali non si scambia con i vostri problemi economici e gli operai non devono pagare con la salute o addirittura con la vita la vostra negligenza. 

RLS SLAICOBAS p.s.c

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