Come al solito dobbiamo ripetere svariate volte le cose
prima che qualcuno se ne renda conto.
Voglio
riprendere il discorso AMIANTO alla Pasquinelli dove la storia si ripete
e si ripeterà sempre fino a quando non cambia il modo di concepire la
raccolta differenziata.
Noi operai che lavoriamo
sull'impianto di selezione sappiamo bene cosa significa raccolta
differenziata e di certo non comprende l'amianto, materiale molto
pericoloso per la salute umana. Basti pensare che un solo "gancio", termine
per definire la microfibre d'amianto, se inalato o ingerito provoca
malattie mortali come l'asbestosi.
Ebbene negli ultimi periodi questo
problema è diventato quasi quotidiano. Sì, perchè nell'impianto, diviso in
zone, c'è la zona di scarico (anche qui è presente un operaio
rastrellista il quale viene praticamente investito e respira tutte le
polveri anche di amianto quando il multimateriale viene mischiato con
la pala meccanica) dove i camion e i daily scaricano materiale della raccolta differenziata e multimateriale (tra cui siringhe, animali morti, scarti di
macelleria, scarti ospedalieri, urina, sangue, e chi più ne ha più ne metta)
mischiando il tutto e quindi vanificando il lavoro dei cittadini (quindi non dovrebbero essere sanzionati i cittadini ma prima di tutto il comune e poi l'amiu).
Ma non basta. Come dicevo prima, nell'ultimo periodo gli operai tra una puntura
di siringha e un taglio sono esposti pericolosamente a contatto diretto
con amianto in varie forme solido, mezzo solido e sbriciolato (non ci
fanno mancare niente, perchè devo dire...).
E', pertanto, inaccettabile e inamissibile pensare di continuare su
questa strada.
Gli operai della Pasquinelli chiedono che vengano prese misure di emergenza e
straordinarie in merito a questi gravi fatti che mettono in serio
pericolo la salute e la sicurezza di tutti gli operai che non devono
pagare con la loro salute o con la loro vita le gravi negligenze e
inottemperanze dell'Amiu!
Pertanto in qualità di RLS chiedo che vengano prese da
subito tutte le necessarie forme di controllo all'atto di scarico del
materiale da parte dei mezzi anche aprendo le
buste e bustoni per controllare il contenuto così da impedirne
l'arrivo sul nastro dell'amianto.
Un altro argomento da affrontare riguarda la bonifica
che viene effettuata da parte dell'amiu allorchè si trovano pezzi di amianto sul nastro. L'Amiu si rivolge alla
ditta Chemipul per effettuare la bonifica del nastro. Ebbene, noi per logica
diciamo che è una bonifica molto parziale col rischio di essere inutile, perchè il problema è a monte, ovvero
dove viene scaricato (zona di scarico) il materiale/amianto.
E' sciocco continuare a pagare 4000
euro (come disse ultimamente nell'incontro in provincia) per effettuare
una bonifica che non serve a nulla, quando occorre togliere
tutto il carico di multimateriale contaminato che ancora si
trova nella zona di scarico.
Chiaramente l'intervento principale sarebbe di non far proprio
arrivare l'amianto nel capannone della Pasquinelli e di iniziare a concepire la raccolta
differenziata in maniera giusta e corretta anche nei confronti dei
cittadini che pagano la tassa.
La salute signori dell'Amiu e signori delle
istituzioni locali non si scambia con i vostri problemi economici e gli
operai non devono pagare con la salute o addirittura con la vita la
vostra negligenza.
RLS SLAICOBAS p.s.c
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