La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi ha portato questa notizia, che se non fosse che dietro "l'insegnante anonimo" si cela una posizione dei sindacati confederali, non ci sarebbe neanche da sprecare un rigo.
Viene scritto sul giornale: - "L'insegnante delle Superiori su Facebook - nella domenica che precede il
«martedì rovente» della scuola, con lo sciopero anti-Renzi - non la
manda a dire... Nero su bianco, prima mobilita le coscienze sulla
protesta collettiva che vedrà Bari fra le principali piazze della
contestazione contro il disegno di legge detto «la buona scuola». E poi
avverte i suoi e gli altrui alunni, a caratteri cubitali: «Avverto fin
da ora tutti quelli che, anche solo per scherzo, si travestiranno da
"blocchi neri" e adotteranno come forma di protesta atti vandalici, che
io gli spappolerò il cervello bacato che hanno, con le loro stesse
armi. durante la protesta, neanche un fiore lungo il percorso dovrà
essere sfiorato! Chiaro?»
Bell'insegnante col manganello! Fermo restando che i "blocchi neri", come li chiama quest'insegnante, non c'entrano proprio nulla in questo sciopero e manifestazione (si tranquillizzi...), a noi sembra che i suoi isterismi sono rivolti a quei tanti insegnanti, lavoratori della scuola, giustamente molto arrabbiati, che non vogliono scioperi inutili, manifestazioni passeggiate, ma lotte reali, incisive contro un governo fascista, come questo di Renzi, per cui al massimo le "responsabili" manifestazioni/processioni di Cisl, Uil, Cgil hanno l'attenzione di un twitter. "Chiaro"?
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