Ex Ilva: Peacelink, i dati attestano aumento inquinanti
Marescotti: "Si stanno arrampicando sugli specchi per smentire Peacelink. Ma i dati sono duri come le pietre e danno torto a chi racconta la favola dell'inquinamento che diminuisce. Abbiamo aperto una finestra sulla conoscenza e diciamo una semplice verità confermata da Arpa: l'inquinamento nel 2019 tende ad aumentare. Per questo ci attaccano. Da ora in poi chi dirà che l'inquinamento diminuisce, nonostante la relazione Arpa, dirà il falso".
Lo afferma il presidente di Peacelink Alessandro Marescotti commentando la relazione del Centro regionale Aria di Arpa Puglia, Roberto Giua, che ha contestato alcune informazioni fornite dall'associazione ambientalista in merito alle concentrazioni in aria di Ipa (idrocarburi policiclici aromatici), benzene, H2S (idrogeno solforato), PM10 e PM 2.5 registrati nella centralina di monitoraggio della qualità dell'aria sita in area Cokeria dello stabilimento ArcelorMittal Italia e nella centralina Tamburi-Via Orsini. In particolare, l'Agenzia regionale di protezione ambientale, pur ritenendo corretti i valori di concentrazione pubblicati come mediane dei periodi bimestrali gennaio-febbraio dei due anni 2018 e 2019, giudica "improprio dal punto di vista tecnico-scientifico" il confronto fatto da Peacelink sull'incremento, indicato del +160%, della concentrazione di benzene nella cokeria dello stabilimento siderurgico. L'aumento indicato da Arpa è del 32%. "Domani, alle ore 12, in una conferenza stampa - annuncia Marescotti - sarà fornito un report completo di tutte le emissioni nel periodo di gestione di ArcelorMittal. E' confermato un incremento evidente delle emissioni e dell'inquinamento. Metteremo online un foglio Excel che tutti potranno consultare. Noi abbiamo i dati e i dati parlano chiaro. Il trend è in crescita. Nessuna diminuzione dell'inquinamento".
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