Siamo contenti per i lavoratori. E' una prima importante incrinatura della prepotenza di ArcelorMittal. Pensiamo che questo risultato, oltre la capacità dell'avvocato Mario Soggia dell'Usb, sia dovuto essenzialmente alla presenza massiccia in Tribunale degli operai che hanno fatto pesare le loro ragioni.
Ma ora non bisogna accontentarsi. Tutti gli operai devono rientrare al lavoro subito. E, come bene ha scritto il giud. De Napoli nella sentenza, chi rientra si aggiunge, non sostituisce gli operai già occuoati da AM, perchè questo decreto "non incide sui diritti acquisiti dai lavoratori già assunti" Basta con la farsa della Cigs, dei corsi di formazione, del bluff delle assunzioni nel 2023/25.
E' tutto l'accordo che è fuori legge. Ricordiamo che lo Slai cobas sc ha depositato il 30 gennaio una denuncia circostanziata su ogni punto dell'accordo illegittimo, comprese le questioni dichiarate nella sentenza violazioni dal giudice; ma noi siamo andati ben oltre - la denuncia è a disposizione per chi la volesse leggere.
L'Usb e i sindacati confederali devono ritirare la firma e rimettere in discussione/ridiscutere l'intero accordo, se veramente si vuole che gli operai abbiano giustizia e siano tutelati nei loro diritti. Altrimenti la stessa Usb (firmataria dell'accordo del 6 settembre) illuderebbe gli operai.
Diamo appuntamento agli operai x martedì
26 marzo ore 18 nella sede di via L.
Andronico, 47 Taranto (tel 3475301704 - slaicobasta@gmail.com), per discuterne e decidere i passi da
fare.
SLAI COBAS per il sindacato di classe - Taranto
RIPORTIAMO LE PAGINE PIU' IMPORTANTI DELLA SENTENZA
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