APPUNTAMENTI:
5 marzo ore 17,30 presso libreria Ubik, via Di Palma, 69
Taranto – sulla condizione
delle donne nel mondo – India
8 marzo
ore 9 piazza Castello Taranto, presidio delle lavoratrici in
sciopero
Dal comunicato dello Slai cobas sc:
“La condizione
sociale di doppio sfruttamento e di doppia oppressione delle donne, che partendo dai posti di lavoro si
allarga a tutti gli altri ambiti, familiare, culturale, sessuale, con al centro
la questione della violenza in tutte le sue forme e la sua tremenda punta di
iceberg i femminicidi, oggi con il salto di qualità rappresentato dal governo
Salvini/Di Maio con la sua azione, propaganda, provvedimenti, diviene sempre più
pesante e inaccettabile: l’oscurantista DDL Pillon, il decreto sicurezza
fascio-razzista Salvini che attacca i migranti e chi lotta per il lavoro, la
casa, in cui le donne spesso più povere sono in prima fila, la cosiddetta “quota
100” che penalizza in particolare le donne, le campagne ideologiche pro sacra
famiglia e contro l’aborto…
Lo sciopero delle donne dell’8 marzo che ha
al centro la lotta contro questo governo, è quindi interesse di tutti i
lavoratori, le masse popolari.
Lo Slai cobas sc, le lavoratrici in esso
organizzate sono impegnate perché lo sciopero delle donne sia uno sciopero vero,
e
veda sempre più
protagoniste le lavoratrici, le proletarie, quelle più sfruttate e oppresse, le
disoccupate. Lo Slai cobas sostiene la piattaforma dello sciopero delle donne
che le lavoratrici, l’Mfpr, il movimento delle donne ha costruito, come frutto
delle lotte e bisogni espressi in esse e di un lavoro di inchiesta diretta e
indiretta.
Lo Slai cobas sc ritiene che il sindacato di
base e classe, e tutte le forze sindacali di classe, dovunque siano, debbano
mettersi al servizio della lotta delle donne, delle lavoratrici, delle
proletarie,
perchè questa lotta è
una ricchezza per l’intera classe proletaria, contribuisce ad una presa di
coscienza più generale e ad una trasformazione, essa pone sul tappeto la necessità della lotta a
360 gradi, della lotta rivoluzionaria contro questo sistema sociale capitalista
che fa dello sfruttamento e oppressione delle donne una sua base fondamentale, e
che non può essere riformato ma
rovesciato.
Pensiamo che lo sciopero delle donne sia un’arma anche
all’interno
dell’organizzazione sindacale per contrastare e lottare contro ogni forma di
maschilismo, sessismo, di sottovalutazione, di riduzione ad un punto all’ordine
del giorno della questione delle donne; è una battaglia, quindi, anche verso i
lavoratori e i compagni di lotta.
Per questo chiamiamo i lavoratori dello Slai cobas sc in ogni
posto di lavoro a sostenere attivamente e concretamente lo sciopero delle donne,
a propagandarlo tra gli altri lavoratori e lavoratrici, a contrastare azioni
antisciopero da parte di padroni, capi, sindacati collaborazionisti a realizzare
assemblee nei luoghi di lavoro e dovunque è necessario.
Chiamiamo gli altri sindacati di base che hanno proclamato lo
sciopero dell’8 marzo a unire le nostre forze nelle varie città e realtà
lavorative affinché lo sciopero sia grande, esteso, tocchi il maggior numero di
posti di lavoro.
30.1.19
Slai Cobas per il sindacato di
classe
slaicobasta@gmail.com
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