giovedì 17 maggio 2018

ASILI - LA DENUNCIA DELLO SLAI COBAS - il Comune doveva vigilare e non lo ha fatto

SLAI Cobas per il sindacato di classe
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TA. 16.5.18
Al SINDACO, MELUCCI, DI TARANTO
AL SEGR. GENERALE COMUNE DI TARANTO

All'Assessore Motolese

Alla Direzione della Pubblica Istruzione
TARANTO

DENUNCIA
situazione delle lavoratrici degli asili comunali addette ad attività ausiliariato e pulizia

La scrivente O.S., Slai cobas per il sindacato di classe, denuncia a codesta Amministrazione comunale il mancato controllo sulle violazione di norme contrattuali e leggi commesse dalla Ditta appaltatrice, nei confronti delle lavoratrici degli asili nido, scuole materne e centro dell'infanzia comunali, addette all'attività di pulizie e ausiliariato.

L'Amministrazione comunale, Ente appaltante, è obbligata in solido, in quanto ha l'obbligo di controllare il pieno rispetto di norme e leggi.
Ai sensi della legge 25 gennaio 1994 n. 82 , del DM 07.07.1997 n. 274, della direttiva del 26.02.2014 n. 2014 / 24 UE, del la legge 276 / 2003 , il Committente – specialmente quello pubblico - deve vigilare sulla corretta esecuzione dell’appalto e sulla corretta applicazione della disciplina lavoristica in ambito retributivo e previdenziale. La stazione appaltante dovrebbe altresì ai sensi del DM 274 / 1997 vigilare sulle e violazioni in materia previdenziale ed assicurativa ed a ogni obbligo inerente il rapporto di lavoro derivante da norme di legge, o regolamentari o da contratti collettivi nazionali di lavoro. A tali violazioni può altresì conseguire la sospensione dell’efficacia dell’iscrizione per l’esercizio dell’attività di pulizia ai sensi della legge 25.01.1994 n. 82 e del DM 274 / 1997.
Se si considera che le violazioni di legge, regolamentari e di contratto collettivo commesse dalla Servizi Integrati Srl sono di particolare rilevanza avuto riguardo al numero di lavoratori impiegati nell’appalto, emerge in tutta evidenza la correlativa gravità della omessa colpevole vigilanza da parte dell’amministrazione Comunale di Taranto.

Lo Slai cobas sc, dopo vari incontri che non hanno portato a nessun, neanche minimo, miglioramento della situazione, chiede ancora una volta a codesta Amministrazione comunale di porre fine a tali irregolarità, attuando da subito provvedimenti risolutivi, nonchè di procedere nella prossima gara d'appalto al rispetto integrale di tutte le normative di leggi e contrattuali.
Per quanto sopra, si chiede un incontro entro il mese corrente, al Sindaco, al segretario generale, all'Assessore Motolese, alla Direzione della PI.

In mancanza di un riscontro entro 10 giorni dalla presente verrà interessata la Procura, e tutti gli organi Istituzionali di competenza.

LA SITUAZIONE DI ILLEGALITA' IN CUI VERSANO LE LAVORATRICI.

- Le lavoratrici, oggi 88, dipendenti fino a giugno 2018 della Ditta Servizi Integrati srl, e precedentemente dipendenti di varie ditte, ultime: Thesis, Trial, hanno un contratto di “addette alle
pulizie” e di 1 ora e 50 minuti al giorno e 11 alla settimana.
Le stesse, invece, svolgono anche l'attività di ausiliariato.
Questa attività, benchè sia stata ufficializzata nell'ultimo capitolato speciale di appalto, quindi espressamente richiesta dal Comune, non viene loro riconosciuta.
- L’Amministrazione Comunale di Taranto ha sottoscritto un contratto per l’affidamento del Servizio di ausiliariato e pulizia nelle scuole di infanzia comunale per la durata di trenta mesi rep. N. 9174 del 29.07.2015, in virtù del quale ha assegnato alla Servizi Integrati S.r.l. corrente in Roma alla via Sistina n. 121 P.Iva 07988341009, il servizio di ausiliariato, pulizia, sanificazione degli ambienti, in diversi asili di Taranto.
- Il contratto riveniente da una gara di appalto prevede l’espletamento del servizio in piena applicazione delle prescrizioni dello stesso Capitolato Speciale D’appalto e secondo i contenuti indicazioni e termini del Progetto Tecnico .
- In particolare, l’art. 8 del predetto capitolato (rubricato “Descrizione del Servizio”) indica in maniera analitica le prestazioni richieste all’impresa appaltatrice, suddivise in prestazioni ausiliarie ed operazioni di pulizia e sanificazione
Nell’elenco delle prestazioni ausiliarie vengono indicate, tra le altre, le seguenti attività: apertura e chiusura delle sedi dei servizi educativi, presidio degli accessi alla struttura attraverso la gestione della portineria negli orari di arrivo ed uscita dei bambini e, nel caso, di ingresso di personale autorizzato; allestimento tavoli per i vari pasti e successivo riordino; ripristino pulizia e sanificazione di tutti gli ambienti e di tutti gli oggetti (giocattoli ed altro); predisposizione e collocazione dei materiali d’uso (asciugamani, prodotti per l’igiene ecc.) movimentazione dei carrelli porta vivande al momento del pranzo; lavaggio delle stoviglie , degli utensili e delle attrezzature che vanno successivamente riposte; riordino e sistemazione del locale cucina , al termine della refezione; gestione della lavanderia (lavaggio, asciugatura biancheria, predisposizione della biancheria quotidiana necessaria).
- Effettivamente tutti i lavoratori, conformemente al capitolato speciale di appalto sono altresì addetti all’attività di ausiliariato nell’ambito scolastico in cui lavorano. Ed infatti
  1. provvedono al presidio degli accessi alla struttura attraverso la gestione della portineria negli orari di arrivo e uscita dei bambini e nel caso di ingressi di personale autorizzato (fornitori , manutentori ecc.);
  2. provvedono alla apparecchiatura dei tavoli ed alla successiva pulizia e riordino degli stessi dopo il pasto principale, la merenda e la colazione;
  3. Provvedono al ripristino alla pulizia e sanificazione di tutti gli ambienti ogniqualvolta si renda necessario nell’arco della giornata (ad es. bagni, anche degli adulti, stanze sia al momento dell’attività che del pranzo, corridoi , scale, cortili , ecc.) e di tutti gli oggetti (giocattoli , mobili, tappeti da gioco, macrostrutture, anche esterne , seggioloni, specchi, ecc.);
  4. si occupano del riordino degli spazi esterni con spazzamento di marciapiedi, vialetti e scale di accesso;
  5. provvedono alla predisposizione e collocazione dei materiali d’uso come asciugamani, bavaglini , prodotti per l’igiene (saponi , carta igienica , ecc.) in ogni sezione ed in ogni bagno ogni qualvolta si renda necessario;
  6. si occupano del trasporto e ritiro carrello vivande al momento del pranzo, del lavaggio, sanificazione e della conservazione delle stoviglie, nonché del lavaggio dei vassoi , dei contenitori d’acciaio, degli utensili e delle attrezzature;
  7. si occupano della gestione della lavanderia (lavaggio, asciugatura biancheria, predisposizione della biancheria quotidiana necessaria); della pulizia mediante lavaggio degli stracci utilizzati per le pulizie di uso quotidiano degli stracci puliti del mantenimento in buono stato delle strutture e delle attrezzature curandone la pulizia giornaliera e / o straordinaria secondo quanto previsto dal piano di autocontrollo di ciascuna struttura redatto ai sensi della legge vigente;

- Nonostante questa attività, tutte le lavoratrici sono state assunte in qualità di operaio comune inquadrati al II livello retributivo del CCNL Multiservizi con l’applicazione del parametro 109 previsto per lo svolgimento della sola attività di pulimento. Il vigente CCNL per i dipendenti da imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi, prevede (cfr. nota a verbale) che “i lavoratori di II livello – 1.9 – Operai comuni addetti ad altre attività ausiliarie di supporto in ambito scolastico, sanitario, in deroga alle declaratorie previste per i singoli livelli contrattuali di inquadramento”, siano inquadrati al II livello con parametro 115;
Dalla sottrazione aritmetica degli importi indicati nei due parametri 115 e 109 deriva che i lavoratori per tutto il periodo dell’appalto in parola sono stati retribuiti in misura inferiore rispetto a quanto previsto dal contratto collettivo e sono stati versati in loro favore contributi previdenziali ed assistenziali in misura inferiore rispetto a quelli spettantigli.

- La doppia mansione (pulizie e ausiliariato) non ha comportato, come era logico e regolare, un incremento dell'orario di lavoro – pertanto nel ridottissimo orario di 1 ora e 50, si pretende che vengano effettuati sia i lavori di pulizia che di ausiliariato.
- L'orario di lavoro effettuato – 11 ore settimanali – è in violazione del CCNL che stabilisce espressamente che l’orario minimo settimanale non può essere inferiore a 14 ore.
Ma nonostante varie nostre richieste di portare l'orario di lavoro almeno ai minimi contrattuali, non si è proceduto in tal senso.
Questo comporta, altresì, uno svolgimento del servizio inadeguato, in una realtà in cui la presenza di neonati, bambini piccolissimi dovrebbe spingere l'amministrazione comunale a effettuare un servizio più che adeguato.

- Questo mancato riconoscimento è proseguito nonostante apposite ispezioni dell'Ispettorato provinciale del Lavoro abbiano accertato che i lavoratori e le lavoratrici, oltre a svolgere le normali attività di pulizia, svolgono in maniera continua e caratterizzante anche attività di ausiliariato in senso stretto, e nonostante la DPL abbia contestato alle imprese l'impiego di lavoratori con mansioni inferiori. La Dpl ha naturalmente sempre comunicato tali disposizioni al Comune.
Si riporta uno stralcio del verbale della DPL: "dagli accertamenti emerge che per tutta la durata dei rapporti di lavoro, le lavoratrici, pur svolgendo le normali e richieste attività di pulizia, attendevano, in maniera continua e caratterizzante, anche ad attività di ausiliariato in senso stretto, come indicate nel medesimo capitolato speciale d'appalto. Di conseguenza, ai sensi del CCNL applicato dall'azienda... alle lavoratrici per tutto il periodo oggetto di accertamento, deve essere applicato il parametro retributivo 115 corrispondente al profilo 1, e.s. 1.9, del livello II, che inquadra gli operai addetti ai servizi di ausiliariato in ambito scolastico...".

La Dpl ha naturalmente sempre comunicato tali disposizioni al Comune. Ma l'amministrazione comunale, oltre che la Ditta, non ha minimamente vigilato su tale regolarizzazione disposta dalla DPL.

- La violazione del CCNL è proseguita, nonostante il Consiglio comunale della precedente Amministrazione avesse approvato all'unanimità un OdG in cui “sollecitava il Dirigente della Direzione comunale competente a vigilare sul rispetto del contratto di lavoro nei confronti dei lavoratori; nonché il Sindaco, la Giunta ed i Dirigenti competenti a verificare la possibilità, nel rispetto delle norme vigenti ed in particolare del codice dei contratti pubblici, di un aumento delle prestazioni dei servizi di ausiliariato previsti, della fornitura di servizi aggiuntivi, della garanzia di sostituzione, al fine di ampliare i servizi offerti alla cittadinanza e per il raggiungimento del minimo delle ore contrattuali previste per i lavoratori addetti”.

- L'importo stabilito nella gara d'appalto dal Comune è rimasto uguale agli importi indicati nei precedenti appalti, nonostante il raddoppio del servizio.
- Non si è proceduto a separare, come previsto dalla legislazione sugli appalti, il costo del lavoro e della sicurezza dall'importo complessivo, facendo ricadere anche queste due voci di garanzia per i lavoratori nel ribasso offerto dalla ditta.
Quanto questa mancata distinzione abbia direttamente danneggiato le lavoratrici è evidente anche da una situazione tuttora in corso. Infatti, problemi finanziari tra l'amministrazione comunale e la precedente Ditta Thesis sono ricaduti sulle lavoratrici, che si sono viste sottrarre il 23% della retribuzione + Tfr (già misere) a loro spettante all'atto della cessazione dell'appalto con la Thesis.

- Il Comune, benchè da noi richiesto, non ha fornito la documentazione attestante i criteri, i dati in base a cui è stato calcolato l'importo dell'appalto, tra i quali, il rapporto tra metri quadri (in orizzontale e in verticale e tenendo conto di mobili, tavoli, suppellettili, attrezzature, giochi, materiali in uso ai bambini, ecc.) e orario personale.

- Ancora, codesta Amministrazione comunale ha continuato a non vigilare anche sulla gestione dell'orario della Ditta, in particolare su: non distribuzione tra le lavoratrici delle ore di lavoro di lavoratrici il cui rapporto lavorativo è cessato (in precedenza le lavoratrici erano 92); modalità di sostituzioni del personale assente, le cui sostituzioni vengono fatte per 25 minuti, invece che per l'intera ora e 50 minuti (pur pretendendo la copertura del 100% del servizio svolto dalla dipendente assente).
Quest'ultima gestione è evidentemente in aperta violazione di quanto previsto dal capitolato d'appalto, che recita: in caso di assenze prevedibili e programmabili (ferie, permessi etc) la sostituzione dovrà integralmente coprire i turni di presenza della persona sostituita per tutta la durata dell’assenza”.
Ma il Comune non ha mai richiamato la ditta al rispetto di quanto previsto nel capitolato. E le ditte hanno potuto volgere a vantaggio solo del proprio utile tale irregolarità.

- Infine per quanto riguarda le problematiche di salute/sicurezza per le lavoratrici, per i bambini e la questione della formazione, l'Amministrazione comunale, pur avendo indicato dei relativi adempimenti nel capitolato d'appalto, non ha controllato che venissero attuati, atteso che le lavoratrici non sono in possesso di certificazione medica per l'attività di ausiliariato, nè hanno frequentato corsi di formazione.
Tutto questo ricade sulla responsabilità del Comune che dovrebbe tutelare non solo le lavoratrici, ma l'infanzia.

La scrivente O.S., per tutto quanto sopra, pur considerando che gran parte delle violazioni e inadempienze provengono dalla precedente Amministrazione comunale, ritiene che la responsabilità ricada ora su questa Amministrazione, anche perchè la stessa, benchè venuta a conoscenza, almeno in due incontri e in tanti comunicati, e benchè sia stata fornita anche adeguata documentazione, non ha provveduto finora a modificare nessuna delle situazioni sopra denunciate.

Slai cobas per il sindacato di classe

per com. T/F 0994792086 – cobasta@libero.it - 3475301704

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