martedì 15 maggio 2018

Luca Tagliente - AMIU/GREENSEA c'è conflitto di interessi - E dietro ogni conflitto d'interessi si cela una logica politico-economica da Comitato d'Affari

Nel corso del Consiglio comunale ha tenuto inoltre banco l’interrogazione avente ad oggetto Concessione demaniale marittima n. 39/2017 rilasciata in data 29.11.2017 a Green Sea s.r.l.s.” L’interrogazione è stata presentata dai consiglieri comunali Nevoli e Battista del M5S e dal consigliere comunale Vincenzo Fornaro (Taranto Respira). I predetti consiglieri comunali chiedono nel testo dell’interrogazione che vengano esplicitate le modalità con le quali l’Amministrazione comunale procede con la concessione demaniale marittima, visto che, ad oggi, il Comune di Taranto non si è dotato di un nuovo Piano delle coste e le nuove concessioni risultano essere in deroga alle precedenti normative. Denunciano, inoltre, l’assenza di un bando pubblico nella procedura indetta dall’Ente civico.
Il perché di un’attenzione così massimale nei confronti della suddetta concessione demaniale marittima? Presto detto. L’istanza è stata presentata lo scorso 8 settembre 2017 (numero di protocollo 133080) da Luca Tagliente, attuale presidente dell’Amiu, in qualità di legale
rappresentante della società Green Sea srls, tesa ad ottenere in concessione un’area presente al Lungomare Vittorio Emanuele III, della superficie complessiva di mq 1.645 circa”. È quanto si legge nell’avviso dello scorso 20 settembre 2017 (protocollo 140608) del Comune di Taranto con il quale si prende atto dell’istanza presentata da Tagliente e degli allegati ai fini della pubblicazione nell’Albo Pretorio dell’Ente civico. All’epoca della presentazione dell’istanza Tagliente non era ancora presidente dell’Amiu e, vista la successiva nomina, certamente conforme alle normative, non si può non considerare l’interesse politico nella vicenda.
In risposta all’interrogazione, l’assessore Viggiano ha precisato che, non avendo l’Ente civico approvato il nuovo Piano delle Coste, si è tenuto conto del fatto che “l’area del pontile Rota – dove è allocata l’area demaniale in questione che, per intenderci, è posta sul Lungomare, in prossimità della Rotonda, ndr – è stata individuata già in passato come area a basso impatto”.
In ottemperanza a quanto previsto dal Piano regionale delle Coste – ha poi aggiunto Viggiano – non vi sono obiezioni alla concessione dell’area medesima”.
Viggiano ha infine precisato che la nomina è conforme all’art. 18 del D.P.R.  n. 328 del 1952 e successive modificazioni, pr quanto concerne il regolamento di esecuzione del Codice della Navigazione marittima.

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