Sarà la Corte d’Appello ad esprimersi sull’istanza di ricusazione del giudice a latere Fulvia Misserini presentata dagli avvocati Michele Rossetti e Laura Palomba per conto di uno degli imputati, ovvero l’ex assessore provinciale all’Ambiente Michele Conserva, che risponde dell’accusa di tentata concussione e concussione consumata ai danni di due dirigenti dell’ente.
I legali dell’ex assessore provinciale, avevano chiesto al giudice di
astenersi in quanto in passato aveva già ricoperto le funzioni di
presidente del Tribunale del riesame nell’ambito di un procedimento
diverso a carico dello stesso Conserva, che fu arrestato e posto ai
domiciliari una prima volta il 26 novembre del 2012 per concussione con
l’accusa di aver indotto vari titolari di aziende interessate ad
ottenere autorizzazioni in materia ambientale dall’assessorato ad
avvalersi della consulenza della ditta Promed. In subordine, gli
avvocati avevano anche chiesto di dichiarare l’inutilizzabilità delle
intercettazioni o di stralciare la posizione dell’imputato. Tutte le
istanze sono però state respinte con una ordinanza in cui la presidente
della Corte d’Assise, Stefania D’Errico, spiega che non ci sono elementi
che possano portare all’incompatibilità del giudice a latere e che il
tenente colonnello Giuseppe Di Noi della Guardia di finanza nel corso
della sua testimonianza nelle ultime due udienza, ha ribadito che
l’inchiesta nacque in maniera unitaria per poi separarsi in due
procedimenti. Ora a decidere sarà la Corte d’Appello.
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