Lo Slai cobas Ilva rilancia quello che da anni sta chiedendo, ma ostacolato da tutti: Direzione Ispettorato, Ministero del Lavoro, Azienda, e anche segreterie sindacati confederali:
SERVE UNA POSTAZIONE ISPETTIVA FISSA IN ILVA!
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Ispettorati del lavoro depotenziati e sotto organico per iniziativa dei governi degli ultimi anni da Berlusconi/Sacconi a Gentiloni/Poletti.
Tanti Ispettori sono impiegatucci statali incapaci e spesso corrotti, come testimoniano le tante inchieste giudiziarie al Sud
e il legame spesso organico tra padroni e padroncini leghisti/ispettorati al nord.
E ora il governo fascio populista Salvini-Di Maio farà il resto
Negli ultimi 5 anni con il Pd al governo, i controlli dell’Ispettorato del lavoro sono crollati del 34%. Il Jobs act voluto da Renzi ha inoltre tagliato le multe e le penali per le aziende non in regola con i contributi, la prevenzione e l’antinfortunistica. Ha messo gli operai nuovi assunti col Jobs act, sotto ricatto dei licenziamenti facili, senza giusta causa. La Fornero l’aveva già fatto per gli assunti prima del Jobs act.
Nel 2012 i controlli degli ispettori sono stati 244 mila. L’anno dopo con l’insediamento del Pd al governo (Letta, aprile 2013), i controlli erano già scesi a 235mila. Il calo senza freni negli anni seguenti, (con i governi Renzi e Gentiloni) è arrivato nel 2016 a 192 mila ispezioni, e nel 2017 si è fermato a 160 mila, appunto meno 34%. Se già 244 mila ispezioni erano poche rispetto il numero delle aziende, figuriamoci 160 mila.
Questo salto verso il basso del numero delle ispezioni, più il taglio delle norme sanzionatorie per le aziende non in regola, sommati al ricatto dei licenziamenti facili, sono una causa importante degli aumenti degli infortuni, delle morti sul lavoro e del generale peggioramento dei contratti (legali e non)
Prima di dimettersi con il suo governo, Renzi con il Jobs act aveva introdotto con decorrenza dal 2017, il nuovo Ispettorato nazionale del lavoro. Prima di questa “riforma” agivano 3 soggetti: i funzionari del ministero indagavano sul rispetto delle norme sul lavoro, quelli dell’Inps su quelle previdenziali e infine gli addetti alla vigilanza dell’Inail si occupavano di sicurezza. Ognuno era competente nel proprio settore e, incrociando i dati delle ispezioni, potevano avere un quadro delle aziende ispezionate.
Da giugno 2018 invece, dopo 18 mesi dalla sua nascita, sarà il nuovo Ispettorato con tanto di portafogli in mano, a comandare pienamente sul lavoro degli ispettori dell’Inail e dell’Inps, e programmarne le ispezioni. Renzi ha accentrato sotto un’unica direzione, le 3 diramazioni che costituivano il vecchio Ispettorato del lavoro. Un altro favore ai padroni trasgressori: d’ora in avanti dovranno vedersela con un solo ente invece di 3. Tra 10 giorni saremo a Giugno 2018, il nuovo Ispettorato del lavoro avrà ufficialmente i pieni poteri. Purtroppo abbiamo sotto gli occhi 5 anni di tragici risultati antioperai, causati dai governi del Pd con le loro leggi, con il vecchio Ispettorato e nella fase iniziale di quello nuovo.
parte non in grassetto tratta da operai contro
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