Sia chiaro che l'accordo che vogliono fare comporta esuberi e taglio dei salari e diritti.
E una grande mano danno a questo accordo liberi pensanti - cub - settori ambientalisti che invece che la lotta si mettono al carro dei 5 Stelle - tirandoli per la giacca - per la cosiddetta chiusura e passaggio alle bonifiche.
Serve l'autonomia operaia- il sindacalismo di classe - l'unità operai masse popolari che con la lotta rovesciano i tavoli e i falsi governi amici e impongono una difesa reale di lavoro, salute e sicurezza, salvaguardia dei diritti e lotta all'inquinamento.
Slai cobas per il sindacato classe
INFO - "Sindacati e Am InvestCo, dopo la riunione fiume di ieri durata oltre 14 ore e conclusasi a tarda notte, si sono incontrati nuovamente nella sede dei sindacati metalmeccanici a Roma in vita Trieste, a partire dalle ore 12 di questa mattina. Il confronto si è concluso poco fa con l’ennesima fumata nera. I sindacati hanno infatti risposto nuovamente picche di fronte ad una nuova proposta di ArcelorMittal, che prevedeva l’assunzione di un massimo di 10500 lavoratori: per gli altri che restano fuori, all’incirca una platea di 3200 operai, la proposta resta l’incentivo all’esodo tra gli 80mila ed un massimo di 120mila euro a lavoratore, oltre all’impegno di Mittal di ricollocazione in altri siti di proprietà o l’eventuale collocazione in Ilva in Amministrazione Straordinaria, attraverso un percorso di formazione che poi dovrebbe portare all’utilizzo dei lavoratori nelle bonifiche interne al sito, attraverso i fondi sequestrati al gruppo Riva. I sindacati hanno invece ribadito la loro posizione: riassunzione di tutti e 13700 i lavoratori attualmente in capo ad Ilva in AS.
La trattativa dunque resta al momento al palo. Ma la strada per riprendere la trattativa non è chiusa. I sindacati infatti, attendono una nuova mossa di Mittal già nella settimana in corso"
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