venerdì 11 maggio 2018

Cisl/Fim/Bentivogli dice no (obtorto collo) ma subito scaricano le responsabilità della rottura sugli altri sindacati e aprono ad una ripresa della trattativa a svendere - Dobbiamo cacciare dalla fabbrica i sindacalisti esplicitamente al servizio del padrone

BENTIVOGLI - "C'è stata una proposta di partenza che rappresentava la base della discussione, per poi andare avanti con il negoziato... a fronte di uno scontro una parte della delegazione sindacale ha ritenuto non più legittimato il ministro Calenda a trattare... C’è stata abbastanza rigidità a modificare il testo che ci è stato presentato dal Governo – Personalmente se fossi stato il ministro non avrei accettato le provocazioni e avrei continuato il negoziato fino alla fine. Cadere in questa trappola è stato un errore” ha detto ancora Bentivogli... bisognerà cercare le modalità per ricompattare il sindacatoi su posizioni utili a risolvere i problemi. Ricompattarsi per dire solo NO non serve... Gli interessi di bottega hanno ipotecato gli accordi... 

ALESSANDRO VELLA (FIM CISL) - "Oggi sono state presentate le linee guida della nuova proposta del Ministro Calenda: un passo in avanti, ma ancora insufficiente... Pur essendoci nelle linee guida del  testo alcune novità, nel rispetto dei contenuti dell'accordo di programma, come il possibile assorbimento di lavoratori dell'Ilva di Genova in Società per Cornigliano e l'ammontare di 200 milioni di euro per l'incentivazione volontaria all'uscita dei lavoratori di tutto il Gruppo, la trattativa si è interrotta con molte incognite sul futuro dell'azienda e dei lavoratori....".

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