Noi
dell'indotto saremo sempre lavoratori di serie B. Sia per le garanzie
economiche sia per quelle di sicurezza, che spariscono sempre di più
ogni anno che passa». Eppure il loro lavoro è fondamentale per tenere
aperta la più grande acciaieria d'Europa, che cade a pezzi per carenza
di manutenzione.
Per
la fabbrica fanno di tutto: dai lavori di manutenzione a quelli di
pulizia, dalla ristorazione all'edilizia. E però nei tavoli delle
trattative fra Ilva, la nuova acquirente Arcelor Mittal e i sindacati i
problemi dell'indotto passano sempre in secondo piano. Prima c'è da
risolvere le grane enormi all'interno di Ilva. «Perché parliamoci chiaro
- dice Giuseppe Matino, impiegato in una ditta ai multiservizi che si
occupa di pulizie industriali - quelli dell'indotto non hanno i diritti'
degli operai Ilva. Cerchiamo con i sindacati di farci sentire, ma la
voce dell'indotto non è mai ascoltata. Come se non fossimo operai come
gli altri».
Le aziende dell'indotto non pagano puntualmente gli
stipendi dei loro operai e questo è anche alla base della
precarizzazione dei contratti di lavoro stipulati nell'indotto». perché
mancano i soldi in Ilva e nell'indotto si fanno ribassi sulle gare
d'appalto. E dove si stringe? Si stringe sulla sicurezza sul posto di
lavoro. E su questo tema non ci sono controlli da parte della
committente. A tutto questo
aggiunga
che gli stipendi da due anni li vediamo ormai con il contagocce. Ci
danno un acconto, poi un altro e un alto ancora. Per avere retribuito il
mese di marzo siamo arrivati al 14 maggio». Uno stress lavorativo che
si fa sentire anche all'interno delle famiglie dei lavoratori: «Viviamo
alla giornata, stringiamo la cinghia sperando che non si spezzi».
Ed
è questo che fa anche l'operaio Gregorio Gennarini. Stringere la
cinghia. Per lui sembra di essere tornati indietro di tanti anni. ai
tempi dell'Italsider. Si parla, si dice, ma per uno che ci vive tutti i
giorni e specialmente noi che andiamo a pulire in Ilva, soprattutto
nell'area a caldo, ci accorgiamo che le condizioni dello stabinmento
sono fatiscenti. Pian piano gli appalti si riducono. I lavori ehe prima
erano fatti da cento operai ora sono fatti da cinquanta. Tutti parlano
di Ilva: nel frattempo chi non muore sul posto di lavoro rischia ogni
giorno di perderlo quel posto».
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