Il comunicato NO TAV sull'intervento al concerto è, purtroppo, una pagina nera di questa commedia degli equivoci. Dissociarsi da un attivista che dice la verità su quello che è accaduto, accade contro il movimento NO TAV, documentato da migliaia di fatti di repressione e violenza poliziesca, di processi, da cui giustamente bisogna difendersi e sviluppare le forme di lotta di massa e di avanguardia necessaria per impedire che la devastazione ambientale a fini di profitto che si chiama NOTAV abbia luogo, è sbagliato
Dal comunicato dei Liberi e pensanti:
«L’Uno Maggio di Taranto è un luogo di disobbedienza perché la legalità sia il paradigma per tutti e riconoscibile ovunque e tale sarà anche negli anni a venire.
«L’Uno Maggio di Taranto è un luogo di disobbedienza perché la legalità sia il paradigma per tutti e riconoscibile ovunque e tale sarà anche negli anni a venire.
Ne siamo ancora più convinti dopo
questa esaltante edizione che ha dimostrato che, quando ognuno compie il
proprio dovere, è possibile salvaguardare i diritti di tutti,
realizzando grandi cose – prosegue il comunicato dei Liberi e pensanti –
Crediamo infatti che la rivendicazione dei diritti e l’intollerabilità
di ogni sopruso siano un principio unico, che vada esercitato e
rispettato da ogni cittadino e da ogni lavoratore, che lavori in tuta o
in cravatta, in camice o in divisa. Sempre denunceremo ogni forma di
repressione e sempre condanneremo ogni istigazione alla violenza. È per
questo che abbiamo deciso di pubblicare la lettera che il Movimento No
Tav ci ha inviato per scusarsi delle parole dette sul palco da un loro
attivista al termine di un intervento, questo sì, ampiamente
condivisibile.
Il Comunicato NOTAV:
“Il primo maggio di Taranto è sicuramente l’unico luogo in Italia dove ancora si festeggia degnamente la festa del lavoro – scrivono gli attivisti “No Tav” -. Essere stati presenti è stato un onore e un piacere indescrivibile. L’emozione di vedere un movimento nato dal basso e capace e ridare fiducia e futuro a Taranto da speranza e forza a tutti i movimenti come il nostro che lottano per la salvaguardia dei territori e della salute di chi li abita. Siamo pertanto enormemente dispiaciuti per le polemiche a causa di un intervento sconsiderato che un nostro militante ha pronunciato dal palco. Purtroppo a volte l’emozione fa brutti scherzi, non facendo comprendere né il contesto né il luogo di dove ci si esprime. Vogliamo però sottolineare che come movimento no tav ci prendiamo tutta la responsabilità dell’accaduto, nessuno degli organizzatori era naturalmente a conoscenza del tipo di intervento che sarebbe stato pronunciato. Siamo consapevoli che l’organizzazione di un tale evento – prosegue il comunicato dei “No Tav” – in una città come Taranto comporti una collaborazione anche con buona parte delle forze dell’ordine, che hanno contribuito per far si che tutto si svolgesse nella massima serenità e nel clima di festa che abbiamo tutti noi vissuto. Pertanto non possiamo che scusarci. Ribadiamo che la responsabilità di quell’ intervento è solo e unicamente del movimento No Tav e di nessun altro. Ci scusiamo ancora con gli organizzatori di una festa che deve continuare a vivere come deve continuare a vivere la lotta che i cittadini di Taranto stanno portando avanti per la tutela della loro salute. Movimento No Tav”».
“Il primo maggio di Taranto è sicuramente l’unico luogo in Italia dove ancora si festeggia degnamente la festa del lavoro – scrivono gli attivisti “No Tav” -. Essere stati presenti è stato un onore e un piacere indescrivibile. L’emozione di vedere un movimento nato dal basso e capace e ridare fiducia e futuro a Taranto da speranza e forza a tutti i movimenti come il nostro che lottano per la salvaguardia dei territori e della salute di chi li abita. Siamo pertanto enormemente dispiaciuti per le polemiche a causa di un intervento sconsiderato che un nostro militante ha pronunciato dal palco. Purtroppo a volte l’emozione fa brutti scherzi, non facendo comprendere né il contesto né il luogo di dove ci si esprime. Vogliamo però sottolineare che come movimento no tav ci prendiamo tutta la responsabilità dell’accaduto, nessuno degli organizzatori era naturalmente a conoscenza del tipo di intervento che sarebbe stato pronunciato. Siamo consapevoli che l’organizzazione di un tale evento – prosegue il comunicato dei “No Tav” – in una città come Taranto comporti una collaborazione anche con buona parte delle forze dell’ordine, che hanno contribuito per far si che tutto si svolgesse nella massima serenità e nel clima di festa che abbiamo tutti noi vissuto. Pertanto non possiamo che scusarci. Ribadiamo che la responsabilità di quell’ intervento è solo e unicamente del movimento No Tav e di nessun altro. Ci scusiamo ancora con gli organizzatori di una festa che deve continuare a vivere come deve continuare a vivere la lotta che i cittadini di Taranto stanno portando avanti per la tutela della loro salute. Movimento No Tav”».
Nessun commento:
Posta un commento