comunicato
Oggi i coordinatori dello Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto sono andati a incontrare la RSA slai cobas e gli operai Cementir impegnati a completare la tranche di 210 ore di corsi di riqualificazione nel quadro delle politiche attive della Regione Puglia. I corsi si concludono domani.
Lo Slai cobas ha parlato chiaro ai lavoratori:
le prospettive per il futuro sono nere;
Italcementi non ha dato finora alcuna garanzia circa i lavoratori di Taranto attualmente in CIG.
Il sito lo prende ma manca finora ogni piano di suo utilizzo e soprattutto Italcementi non lascia trasparire l'intenzione di volersi tenere gli operai.
La passività dei lavoratori indotta dall'azione dei rappresentanti Cgil-Cisl-Uil fa sì che ormai si è legati solo alla continuità della cassa integrazione che permette ai lavoratori di avere un reddito
ma le prospettive di tornare a lavorare sono attualmente a zero.
L'azienda Cementir ancora in funzione continua a fare solo proposte di trasferimento - non ben precisate e ad personam - insieme a incentivi alle dimissioni.
La Regione, il massimo che propone è altre 80 ore di formazione da farsi forse fra non meno di tre mesi.
Lo Slai cobas ha portato altre proposte ai lavoratori alternative ad azienda, Regione e sindacati confederali. Esse sono sulla linea di difendere il sito industriale, avviare la bonifica della fabbrica e dell'area e non permettere che si vada da rinnovo a rinnovo assistenziale della CIG - senza mai tornare a lavoro.
- Impugnare gli accordi sindacali;
- Rinnovare le RSU, già ridotte a 2 unità, ampiamente scadute ma che non si vogliono rinnovare per conservare il monopolio sindacale ed escludere dai tavoli lo Slai cobas;
- riprendere la vertenza con la lotta visibile e manifestazioni alla fabbrica, alla prefettura e alla Regione.
I lavoratori hanno ascoltato la denuncia e le proposte dello Slai cobas.
Ora si vedrà se è possibile passare ai fatti nella pima decade di giugno
Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
slaicobasta@gmail.com
347-1102638
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