Ilva, incontro a Roma tra ArcelorMittal e sindacati.
Dialogo riaperto senza il governo
Dal Corriere di Taranto - di Gianmario Leone -
16 maggio 2018
La trattativa sul piano industriale dell’Ilva, dopo le tensioni della scorsa settimana e l’interruzione del tavolo al MiSe, prosegue a fari spenti lontano da telecamere e taccuini. Secondo fondate indiscrezioni infatti, oggi a Roma si sarebbe tenuto un vertice tra ArcelorMittal rappresentata da da Matthieu Jehl, presidente e amministratore delegato di Am Investco Italy e i segretari generali dei sindacati metalmeccanici Fiom, Fim, Uilm e Usb.
L’incontro, che sarebbe durato circa tre ore, secondo una fonte molto vicina al dossier come riporta anche l’agenzia di stampa Reuters, avrebbe visto le parti lavorare ad una proposta migliorativa rispetto a quella presentata dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda la scorsa settimana,
pur restando al momento nelle rispettive posizioni. Sempre secondo indiscrezioni, le parti torneranno ad incontrarsi nuovamente il 22 maggio.
Base di partenza per i sindacati, la tutela di tutti i 13700 lavoratori Ilva di Taranto, anche dopo il 31 dicembre 2023, quando invece per ArcelorMittal dovranno essere non più di 8484. L’unica eccezione riguarderebbe coloro i quali aderiranno alla mobilità volontaria, o la possibilità di ottenere per un certo numero di lavoratori la cassa integrazione. Tutto il resto, ovvero la società da formare con Invitalia per l’esternalizzazione di alcuni appalti come le mense o le pulizie industriali, e la possibilità da subito di effettuare 4mila esuberi da confinare in Ilva in Amministrazione Straordinaria per la formazione e l’utilizzo degli operai nei lavori di bonifica all’interno dello stabilimento, al momento non viene preso in considerazione dai sindacati.
Dunque, pare che il dialogo tra le parti sia ripreso. Non si sa a cosa porterà questo confronto. Da quanto è emerso dalle fonti ascoltate, ArcelorMittal si prenderà un pò di tempo per valutare le proposte dei sindacati, per capire se ci sia o meno la possibilità di venire incontro alla richieste formulate oggi. Anche perché il 30 giugno è vicino e dal 1 luglio ArcelorMittal potrà come detto in più occasioni, procedere autonomamente anche senza l’accordo sindacale.
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